Anche l’asfalto può diventare green con le tecnologie di Iterchimica

Anche l’asfalto steso su strade e autostrade può diventare green ed intelligente grazie a additivi all’ avanguardia che possono assorbire le emissioni inquinanti, ridurre l’inquinamento acustico, far risparmiare energia e materie prime. Le soluzioni per avere strade più sostenibili arrivano da Iterchimica, un’azienda tutta italiana che opera in oltre 70 Paesi nel mercato degli additivi per asfalti e che è nuovo socio della Fondazione per lo sviluppo sostenibile.

L’ azienda, fondata nel 1967 da Gabriele Giannattasio, ha nell’ecosostenibilità la sua mission. Oltre ad avere progettato i propri additivi utilizzando sostanze bio, l’azienda ha sviluppato, infatti, anche tecnologie all’avanguardia dal punto di vista ambientale. Grazie ad additivi rigeneranti, ad esempio, l’asfalto fresato via quando si rinnovano le strade può essere riutilizzato anche fino al 100% per realizzare la nuova pavimentazione, riducendo l’impiego di aggregati vergini e attuando così i principi dell’economia circolare. Inoltre, Iterchimica ha ottenuto la diminuzione della temperatura di stesa, con conseguente risparmio energetico in fase di produzione e riduzione delle emissioni odorigene, obiettivo peraltro perseguito anche attraverso lo sviluppo di additivi antiodore. Attraverso il riciclo di alte percentuali di PFU ha raggiunto la mitigazione dell’inquinamento acustico e delle vibrazioni meccaniche e tramite l’uso di tecnologie a base di biossido di titanio, un composto chimico fotocatalitico con un’azione purificante dell’aria, ha reso possibile l’assorbimento delle emissioni inquinanti in atmosfera.

L’Impresa è certificata secondo le norme UNI EN ISO 9001:2008 per il Sistema di Gestione Qualità e UNI EN ISO 14001:2004 per il Sistema di Gestione Ambientale.

 

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