Bioplastiche, nel 2015 in Italia +10% fatturato industria, +5,5% occupati

Bilancio in attivo per l’industria italiana delle bioplastiche. Nel 2015 ha registrato infatti un aumento del 10% del fatturato (475 mln) e del 5,5% dell’ occupazione (sul 2000) e un aumento del 25% dei manufatti prodotti. Numeri che confermano che l’economia circolare rappresenta un fattore di controtendenza nella perdurante crisi economica ed è destinata a conoscere un grande impulso anche grazie agli accordi per una progressiva decarbonizzazione dell’economia sottoscritti da 195 Paesi del mondo alla COP 21 di Parigi. Una mappa del settore è stata fornita da uno studio di Plastic Consult presentato da Assobioplastiche. Con circa 210 aziende attive (+5%) – suddivisi in produttori di chimica e intermedi di base (4), produttori di granuli (16), operatori di prima trasformazione (128), operatori di seconda trasformazione (60), -, 2.000 addetti dedicati (+5,5%) per 54.500 tonnellate di manufatti prodotti (+25%) e un fatturato di 475 milioni di euro (+10%). Relativamente ai settori applicativi, delle 54.500 tonnellate di polimeri lavorati, il 73% è stato destinato alla produzione degli shopper monouso per la spesa, il 17% ai sacchi per la raccolta della frazione organica e il restante 18% suddiviso tra manufatti per l’agricoltura, la ristorazione, il packaging alimentare e l’igiene della persona.

La crescita del 10% (dal 65% del 2013 al 73% del 2015) della quota di mercato degli shopper compostabili monouso, in particolare, riflette chiaramente la mancata applicazione delle sanzioni amministrative – introdotte il 21 agosto 2014 – che secondo le intenzioni del legislatore devono colpire chi non ottempera agli obblighi della legge 28/2012 sulla produzione e commercializzazione delle buste per la spesa.

Non solo. Dallo studio Plastic Consult emerge un altro dato di tendenza molto preoccupante che vede nei primi mesi del 2016 una frenata del mercato e un ritorno massiccio al PE, a conferma di un rispetto della legge sempre più evanescente.

I dati 2016 – ha detto Marco Versari, presidente di Assobioplastiche – dimostrano il potenziale di crescita dell’industria delle bioplastiche che con l’agricoltura a monte e l’industria del compostaggio a valle costituisce un vero e proprio sistema economico in grado di innescare processi di rinascita economica e di sviluppo.. E’ inaccettabile che queste capacità vengano compromesse dallo stato di diffusa illegalità intorno alla legge 28/2012”.


Download “Studio Plastic Consult | Lo sviluppo dell'industria dei manufatti in materie plastiche compostabili” Pubblicato il: 2 Feb 2017

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