L’Emilia Romagna lancia gli Stati Generali regionali della Green economy

Gli Stati Generali della Green Economy entrano nelle Regioni. Sono infatti stati lanciati a Bologna dall'Emilia Romagna che entro il 2019  punta a "greening the industry".

Gli Stati Generali regionali sono serviti ad avviare un confronto con la società regionale che darà corpo a proposte e soluzioni già entro il prossimo anno.

La Regione investirà sempre più sulla green economy come pilastro delle politiche di governo”, ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini che ha illustrato i traguardi:  un piano energetico che ha già raggiunto i target che si era dato pochi anni fa e che sarà ulteriormente potenziato al fine di superare nel 2020 gli obiettivi dell’Unione Europea, un piano dei rifiuti che al 2020 vuole superare il 70% della raccolta differenziata per chiudere tutte le discariche (tranne alcune per i rifiuti speciali) come chiede la UE e cominciare a spegnere qualche inceneritore; un piano dell’aria che ha ottenuto riconoscimenti anche da parte del mondo ambientalista; un piano di contrasto al dissesto idrogeologico che può contare per il 2016 su ben 150 milioni di euro tra risorse regionali e nazionali per affrontare l’emergenza, ma anche la prevenzione.

Come emerso da questi primi Stati Generali della Green Economy regionali, l’obiettivo per rendere l’industria più green è quello di ridisegnare un sistema produttivo in cui la sostenibilità ambientale sia connaturata alla sostenibilità sociale, allo sviluppo dell’attrattività degli insediamenti per il rilancio competitivo delle aziende e la messa in sicurezza del territorio ed alla valorizzazione delle risorse naturali.

Tutto questo integrando e coordinando interventi ed azioni in materia di agricoltura, ambiente e attività produttive. E su questi ambiti convergeranno le risorse dei fondi strutturali europei (Fesr e Feasr) e fondi provenienti da altre risorse regionali e nazionali: il 30% dei fondi strutturali avrà impatto sullo sviluppo del green, a cui si aggiungono i fondi per il dissesto idrogeologico e i fondi per il trasporto collettivo.

Download “Raimondo Orsini: Roadmap delle imprese green in vista della COP 21 di Parigi” Pubblicato il: 1 Dic 2015


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