Il Parlamento europeo approva i nuovi limiti alle emissioni dei principali inquinanti atmosferici

Il Parlamento Europeo, nell’ambito dell’aggiornamento della Direttiva NEC – Nationale emission Ceilings,  ha approvato il 23 novembre in via definitiva i nuovi limiti nazionali sulle emissioni delle principali sostanze inquinanti, tra cui NOx, particolato e biossido di zolfo, da raggiungere entro il 2030.

Tali tetti sono già stati informalmente concordati con la Presidenza del Consiglio dei Ministri UE. Secondo un recente studio dell’Agenzia europea dell’ambiente, l’inquinamento atmosferico provoca oltre 500 mila morti premature all’anno nell’UE e l’85% dei residenti in aree urbane sono esposti a concentrazioni eccessive di PM2,5.

“L’inquinamento atmosferico è la prima causa ambientale di morte nell’UE”, ha dichiarato la relatrice Julie Girling. “Il contesto politico è cambiato drasticamente nel corso degli ultimi tre anni, con il problema della qualità dell’aria balzato agli onori della cronaca a livelli senza precedenti, insieme allo scandalo VW e la questione delle emissioni reali di guida. Forse si deve ammettere che abbiamo passato gli ultimi dieci anni concentrandosi sulla CO2, trascurando la qualità dell’aria”, ha aggiunto. “Credo fermamente che questo voto sia un passo nella giusta direzione. Non rappresenta la soluzione ideale, ma rappresenterà un importante miglioramento per la salute dei nostri cittadini”, ha concluso.

Nella nuova normativa, approvata con 499 voti a favore, 177 contrari e 28 astensioni, si stabiliscono gli impegni nazionali per la riduzione delle emissioni di biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOX), composti organici volatili non metanici (COVNM), ammoniaca (NH3) e particolato fine (inferiore a un diametro di 2,5 micrometri). Il rispetto di tali limiti potrebbe ridurre l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute di circa il 50% entro il 2030, evitando la morte prematura di oltre 200 mila persone ogni anno.

Per l’Italia, uno dei Paesi più esposti con oltre 90 mila decessi prematuri ogni anno a causa dell’inquinamento, al 2030 si prevede una riduzione delle emissioni rispetto al 2005 pari a:-71% per SOX

  • -65% per NOX
  • -46% per COVNM
  • -16% per NH3
  • -40% per PM2,5
Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente. i diversi inquinanti possono essere ricondotti a fonti differenti:
  • il particolato (PM), principalmente al riscaldamento, all’industria e ai trasporti,
  • il NOx, principalmente ai trasporti,
  • il SOx, per lo più alla produzione di energia e ai trasporti non stradali,
  • la quasi totalità delle emissioni di NH3 all’agricoltura,
  • le emissioni di CO al riscaldamento e ai trasporti, e
  • la maggior parte delle emissioni di metano (CH4) all’agricoltura, ai rifiuti e all’energia.
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