Entro fine anno in funzione 8 impianti per la produzione di biometano da FORSU

Cresce in Italia la produzione di biometano da FORSU (frazione organica del rifiuto solido urbano) proveniente dalla raccolta differenziata. Entro fine anno saranno 8 gli impianti consorziati al CIC (Consorzio Italiano Compostatori) pronti ad avviare, la produzione di questo carburante rinnovabile.

 

A dare il via in Italia alla produzione di biometano, esclusivamente dal trattamento dei rifiuti organici della raccolta differenziata urbana e all’immissione di biometano nella rete di trasporto nazionale, è stato l’impianto di Montello Spa a Bergamo che nel corso di Ecomondo è risultato tra le aziende innovative vincitrici del 10° Premio per lo Sviluppo Sostenibile. Ancora, l’impianto SESA di Este ha aperto a settembre scorso il primo distributore di biometano proveniente dalla trasformazione del rifiuto organico, mentre a Pinerolo (TO), il biometano prodotto dal polo ACEA viene utilizzato in via sperimentale per alimentare i veicoli aziendali adibiti alla raccolta dei rifiuti. Questo solo per citare alcuni esempi vincenti. La produzione di biometano partendo dal trattamento dei rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata, può essere in Italia una valida opportunità per il futuro dell’economia circolare.

“Anche quest’anno – ha detto Alessandro Canovai, Presidente del CIC-  abbiamo registrato un incremento del 3%. Da qui al 2025 avremo 2 milioni di tonnellate in più, ma mancano impianti soprattutto nel Sud. Quindi il primo obiettivo è quello di realizzare impianti. Questi impianti hanno un’evoluzione tecnologica importante quindi non più soltanto compost e biometano, ma in una prospettiva più lontana possono diventare fabbriche da cui estrarre principi da rimettere poi nel commercio, per esempio nella farmaceutica o fare biocarburanti. Quindi un integrale sfruttamento all’interno dell’economia circolare delle frazioni organiche del biowaste”

A dare impulso al settore è stato il decreto che incentiva l’uso del biometano per autotrazione, firmato a marzo scorso. Questo decreto costituisce un altro passo per la valorizzazione del rifiuto organico in Italia, valorizzazione che già avviene con la produzione di compost. Ora con il biometano destinato all’autotrazione si aggiunge un altro tassello importante per la transizione dell’ Italia verso fonti di carburante rinnovabile e maggiormente rispettoso dell’ambiente. Dall’umido proveniente dalla raccolta differenziata di ogni cittadino, si può produrre biometano sufficiente a percorrere 100 km: un esempio concreto di economia circolare!

 

Facebooktwitterlinkedinmail