Quinto Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia (2022)

La necessità di preservare e ripristinare il Capitale Naturale per garantire una ripresa duratura è riconosciuta dall’Agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile al 2030 e dal Green Deal europeo; si tratta della base indispensabile per tutti i servizi ecosistemici essenziali allo sviluppo, al benessere, oltre che al contrasto e alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

Il Rapporto e le sue raccomandazioni forniscono elementi da considerare nell’attuazione del Piano per la Transizione Ecologica, della Strategia Nazionale per la Biodiversità 2030, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nell’azione di mainstreaming e di governance multilivello della Strategia Nazionale per Sviluppo Sostenibile. A questo proposito si richiama la necessità di agire in ottemperanza al principio del “non arrecare danno significativo (DNSH - Do No Significant Harm) e di massimizzare l’adozione di soluzioni basate sulla natura (NBS - Nature-Based Solutions).

 

La sintesi del Rapporto, corredata di infografiche, è stata elaborata per veicolare in maniera efficace i messaggi chiave, con una particolare attenzione alle “raccomandazioni” che si ritiene debbano essere messe in atto con maggiore impellenza, considerata la recente introduzione nella Costituzione dei principi di tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.

Il Comitato Capitale Naturale ha assunto perciò questa visione: “la nostra deve essere la prima generazione che lascia i sistemi naturali e la biodiversità in uno stato migliore di quello che ha ereditato”.

 

Quinto Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale NEW

Infografiche NEW

Sintesi e Raccomandazioni NEW

  

Contatti: Segreteria Tecnica del Comitato per il Capitale Naturale:
DG Patrimonio Naturalistico e Mare, Eugenio Duprè
e-mail: dupre.eugenio@mase.gov.it

 

 


Ultimo aggiornamento 04.05.2023