L’ articolo dal titolo “Ossigeno dalla green economy”,  ricorda come la conferenza di Rio+20  abbia “segnato un accordo internazionale su una via per far fronte a due esigenze: rianimare lo sviluppo e mitigare la crisi climatica” e abbia rafforzato “le indicazioni per lo sviluppo di una green economy”, impegnando  l’Unione Europea e tutti gli Stati membri a dare concretezza a questa prospettiva.

Per Clini e Ronchi il ventaglio di opportunità aperto  sul mercato nazionale e globale dalla crescente consapevolezza ambientale è molto ampio.

La rivoluzione energetica in atto, ad esempio,  “offre -scrivono- importanti  possibilità di sviluppo tecnologico, di occupazione  e di nuove attività in molti settori”.  In questo contesto si colloca quindi, come si legge,  “l’iniziativa, promossa da 39 organizzazioni nazionali di imprese, in accordo con il Ministero dell’ Ambiente, di convocare gli Stati Generali della Green Economy per il 7-8 novembre prossimi a Rimini in occasione di Ecomondo, preparati con una serie di workshop tematici, in modo da arrivare a definire ‘Un programma di sviluppo della green economy per contribuire a far uscire l’ Italia dalla crisi’” che dovrà  anche dare “un contributo concreto – concludono Clini e Ronch i- alla preparazione della strategia e delle politche europee per la green economy”.