Nel 2008 la crescita della potenza installata di energia eolica nel mondo è stata del 28,8%, circa il 37% in più rispetto al 2007 e nettamente al di sopra della media degli ultimi dieci anni: è quanto afferma un rapporto pubblicato dal Global Wind Energy Council. Complessivamente nell’anno passato sono stati installati 27 gigawatt di nuovi impianti, concentrati principalmente fra Europa, Nord America e Asia – per la precisione 8.9 gigawatt per i primi due continenti e 8.6 gigawatt nell’ultimo. Oggigiorno, sulla base di questi dati, la potenza installata di energia eolica nel mondo è di 120,8 gigawatt.

Gli Stati Uniti hanno superato la Germania in testa alla classifica dei paesi con maggiore potenza eolica. Grazie agli 8.358 megawatt installati nel 2008 gli Usa hanno infatti raggiunto quota 25.170 megawatt contro i 23.902 megawatt tedeschi, con una crescita del 50% dell’energia eolica prodotta. I nuovi impianti eolici realizzati negli Usa hanno portato 35 mila nuovi posti lavoro, in un settore che ne conta circa 85 mila.

Subito a seguire la Cina con 6.3 gigawatt di nuovi impianti che l’hanno portata anche quest’anno a raddoppiare la propria potenza installata complessiva per un totale di 12.2 gigawatt. Il mercato cinese è in grande espansione e di questo passo entro il 2010 supererà sia gli Stati Uniti che la Germania. Una crescita che sta incoraggiando non solo la costruzione di nuovi impianti, ma anche la manifattura di nuovi componenti per il mercato internazionale.

In Europa la crescita del mercato dell’energia eolica, che ha raggiunto i 66 gigawatt di potenza, non è guidata più solamente da Germania, Spagna e Danimarca come negli anni passati, ma anche da Francia, Italia e Gran Bretagna, in un rapporto più equilibrato.

Allo stato attuale l’energia eolica rappresenta una fetta importante del mercato complessivo dell’energia. Solo nel 2008 infatti il giro d’affari intorno all’installazione di nuove turbine eoliche è stato di 36.5 miliardi di euro. Ultimo, ma non meno importante, l’energia del vento crea numerosi nuovi posti di lavori: attualmente sono infatti 400 mila gli impiegati in questo comparto industriale.