Questo quanto emerge dal secondo bilancio di sostenibilità presentato da Ecopneus (la societa’ consortile per la raccolta e il trattamento pneumatici fuori uso).Nel 2012 Ecopneus ha gestito più di 78.000 richieste di prelievo pervenute da oltre 30.000 tra gommisti, officine,stazioni di servizio adibite a prendere in carico le gomme consumate. Le aziende selezionate per il biennio 2013-14 per la gestione degli pnumatici fori uso sono in totale 72: 17 per le arrività di raccolta e stoccaggio, 25 per la frantumazione e 30 per il trasporto.

La principale destinazione finale degli pneumatici fuori uso resta ancora il recupero energetico, ma Ecopneus sta cercando di incrementare il recupero di materiale per realizzare superfici sportive e pavimentazioni stradali.

Il Rapporto sottolinea anche come la sostenibilità ambientale e sociale della filiera si avvale anche di accordi volontari come quello siglato con il Ministero dell’ Ambiente per la riduzione e neutralizzazione dell’impronta di carbonio (carbon footprint) di manufatti realizzati con gomma derivante dal riciclo e dal recupero di pneumatici fuori uso che ha come obiettivo primario la definizione di una metodologia di calcolo dell’impronta di carbonio applicabile all’intero settore, o il  protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Dogane, sulla “Movimentazione transfrontaliera di pneumatici fuori uso”, dal quale deriva un impegno diretto di Ecopneus in qualità di partner tecnico, nel monitoraggio dei flussilegati al commercio internazionale di PFU.