Iso 14001 per l’Autorità portuale di Trieste in partenariato con la Fondazione

Obiettivo centrato per l'Autorità portuale di Trieste (Apt), che ha ottenuto la certificazione ambientale Iso 14001, quale riconoscimento della scelta di dotarsi di un sistema avanzato di gestione ambientale delle proprie attività.

Un passaggio di grande rilievo conseguito insieme alla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, che con Apt ha sottoscritto un accordo di partenariato finalizzato alla promozione della portualità sostenibile. Prossima ambiziosa tappa è la registrazione Emas. Un progetto nato dalla convinzione che il futuro economico e sociale del nostro Paese si gioca sul terreno della qualità e della sostenibilità ambientale, assegnando ai Porti un ruolo certamente rilevante. Mettendo però nel conto la minimizzazione dell’impatto ambientale sia dei traffici sia delle attività e delle infrastrutture portuali, innanzitutto in rapporto con la città e il territorio ma anche in uno scenario di green economy per la mobilità sostenibile.
Dall’analisi dei dati raccolti (illustrati nella Dichiarazione ambientale finalizzata alla certificazione Emas) emerge innanzitutto il trend in crescita delle attività portuali negli ultimi anni: tra il 2009 e il 2013 il traffico merci è passato da 44 a 56 milioni di tonnellate, facendo di Trieste il primo porto in Italia e uno dei principali scali petroliferi d’Europa. A fronte di questo aumento delle attività, grazie all’impegno di Apt e al coinvolgimento degli operatori, gli impatti ambientali del porto si sono ridotti in modo significativo: tra il 2011 e il 2013 i consumi di energia sono scesi da oltre 9 mila a meno di 8 mila MWh e le emissioni di CO2 da 3.300 a 2.500 tonnellate; tra il 2009 e il 2013 il prelievo idrico è passato da 390 a 234 mila m3, grazie a interventi sulla rete che hanno ridotto le perdite dal 65% a meno del 40%; e nel primo semestre del 2014 ben il 45% delle merci è stato smistato su ferrovia, togliendo centinaia di camion dalla strada, il dato migliore tra tutti i porti italiani e anche rispetto a molti porti europei. Si tratta di un punto di partenza. Con la costruzione di un sistema avanzato di gestione ambientale l’Apt si è data nuovi importanti obiettivi, prevedendo per il triennio 2014-2016 oltre 10 milioni di euro di investimenti con finalità ambientale, per interventi che vanno dalla bonifica del Sito di interesse nazionale, alla rimozione dell’amianto fino all’allaccio degli scarichi portuali alla nuova fognatura comunale.
Nell’impegnativo percorso lungo oltre un anno che ha condotto alla certificazione Iso 14001, con il supporto della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, l’Apt ha coinvolto tutti i soggetti interessati, dal personale interno agli stakeholder esterni (operatori del porto e realtà territoriali, quali istituzioni, autorità di controllo, mondo imprenditoriale e associativo, ecc.), per informare e condividere i passaggi, gli obiettivi e i risultati. Gli incontri hanno prodotto anche fatti tangibili, come l’originale intesa sottoscritta il 20 novembre scorso da Apt e alcuni fra i più importanti terminalisti e operatori portuali con l’obiettivo di migliorare le performance ambientali, promuovere le buone pratiche, favorire la collaborazione e le sinergie fra le parti, nella prospettiva di allargare la platea e coinvolgerne altri ancora.

Tutte le informazioni e i materiali sono sul sito dell’Autorità portuale www.porto.trieste.it/la-nostra-certificazione-iso-14001

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