Dal 18 al 21 settembre, l’ambiente va in scena a Roma con Cinema In Verde

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Dal 18 al 21 settembre, l’Orto Botanico di Roma ospiterà la terza edizione di Cinema In Verde, il festival internazionale dedicato al cinema ambientale ideato da Silverback (socio della Fondazione). Un appuntamento che unisce arte, consapevolezza e transizione ecologica, portando al centro della Capitale narrazioni cinematografiche in grado di raccontare “il Pianeta che cambia”.

Con il titolo Racconti dal Pianeta che cambia, l’edizione 2025 proporrà quattro giornate di proiezioni e incontri: sei film in concorso, quattro film in rassegna, tre workshop e due appuntamenti tematici. Il festival, unico nel suo genere a Roma, si distingue per l’uso del linguaggio fiction per affrontare i temi ambientali, andando oltre il formato documentario.

Al centro del programma, sei film da tutto il mondo che affrontano le grandi sfide ambientali e sociali contemporanee, combinando visioni intime e collettive: Mariposas Negras di David Baute intreccia le storie di tre donne costrette a migrare a causa del cambiamento climatico in tre diverse aree del mondo – Caraibi, Kenya e India – attraverso unìanimazione 2D poetica che restituisce dignità e voce ai rifugiati climatici, spesso invisibili. The World Upside Down di Nicolas Vanier propone una distopia ironica e provocatoria ambientata in una Francia privata di acqua, energia e digitale: una commedia sociale che ribalta i rapporti tra centro e periferia e mette al centro l’incontro tra mondi apparentemente inconciliabili. In Transamazonia della regista Pia Marais, il cuore della foresta brasiliana è teatro di conflitti tra evangelizzazione e resistenza indigena: la protagonista, Rebecca, dovrà scegliere tra la missione religiosa e la difesa della natura, in un racconto che esplora il legame tra potere, spiritualità e ambiente. Through Rocks and Clouds di Franco Garcia Becerra adotta il punto di vista di un bambino delle Ande per raccontare la lotta della sua comunità contro un progetto minerario: un racconto delicato e profondo, dove l’infanzia diventa resistenza. The Beetle Project del regista sudcoreano Jin Kwang-kyo affronta le divisioni geopolitiche tra Nord e Sud Corea attraverso la lente dell’infanzia: due bambini intraprendono un viaggio per restituire uno scarabeo “oltre confine”, trasformando un gesto semplice in una parabola sulla cura, la convivenza e la responsabilità ambientale. Chiude la selezione The Village Next to Paradise di Mo Harawe, ambientato in un villaggio somalo segnato da povertà, conflitti e pesca illegale. Il film racconta con uno sguardo intimo la quotidianità di una famiglia che, pur nella precarietà, coltiva speranza e futuro.

A valutare i film sarà una giuria composta da figure del mondo dello spettacolo, della cultura e dell’ambientalismo, presieduta da Alessandro Preziosi, con Alan Cappelli Goetz, Barbara Chichiarelli e Rossella Muroni. In parallelo, sarà attiva la Giuria Germogli, composta da studenti e studentesse under 30, che assegnerà un premio speciale al film più significativo per le nuove generazioni.

L’ingresso al festival è gratuito.

Per maggiori informazioni sul programma e sulle modalità di partecipazione:

cinemainverde.it

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