“L’era della diminuzione”. Dibattito sul libro di Giuliano Cannata

L’impegno internazionale per l’ambiente sembra ora coincidere con la fine della crescita, l’inizio inatteso della diminuzione demografica.

Orizzonti globali antropologici ed economici nuovi si sono di colpo aperti in questo contesto di “stato stazionario” che rende finalmente attuabile il sogno della pianificazione, il governo razionale dello sviluppo senza crescita; dell’uso delle risorse e dello spazio. Un libro rivelatore d’una rivoluzione importante nel futuro dell’umanità. La diminuzione, il dubbio della nascita, la famiglia d’un figlio e mezzo.

…un giorno improvvisamente fu chiaro agli antropologi che la specie umana si prendeva il controllo cosciente del suo destino, cominciando finalmente a “scegliere” (pur in modo frantumato e confuso) tra le strade biforcate sulle quali l’aveva sempre lanciata il caso: fin dalla lunga storia dell’evoluzione e poi dello sviluppo. Questa scelta era segnata da molte cose insieme, ma soprattutto dalla diminuzione delle nascite, dalla riluttanza inconscia a procreare, a dare la vita e la morte che ne consegue.  E a confonderla  con la propria.

L’Ambiente, l’Economia, la Bellezza, nella fase di Stato stazionario che si è infine aperta, e di governo antropologico femminile, cioè senza guerra, sopraffazione. Liberazione dalle esigenze della specie: e da un futuro obbligato, e dai bisogni.  La giostra  forse  si limiterà a farci scendere, fermarsi.

Libreria Bibli Via dei Fienaroli, 28  Trastevere

Martedì 2 febbraio alle ore 18

Tra

Piero Bevilacqua

 Lucio Caracciolo

       Massimo Livi Bacci

Edo Ronchi

 

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