Incentivi a progetti pilota per promuovere le “smart grids”

Modernizzare e rendere più flessibili e intelligenti le reti di distribuzione dell'energia elettrica, favorendo la diffusione della produzione da fonti rinnovabili e l'uso efficiente delle risorse, a beneficio dei clienti finali.

E’ l’obiettivo del provvedimento dell’Autorità per l’energia (delibera Arg/elt 39/10) a sostegno di alcuni progetti pilota per incentivare lo sviluppo delle cosiddette smart grids, le reti intelligenti in grado di far interagire efficacemente produttori e consumatori, di prevedere in anticipo le richieste di consumo e di bilanciare con flessibilità, la produzione e la domanda di energia elettrica anche localmente.

 

In particolare, il provvedimento consentirà di incentivare in modo selezionato, attraverso una specifica remunerazione tariffaria, gli investimenti sulle reti e l’installazione di sistemi di misurazione intelligenti (smart metering), essenziali per la promozione delle smart grids. Il provvedimento si inserisce in un ampio quadro regolatorio per promuovere lo sviluppo infrastrutturale delle reti di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, a vantaggio dei consumatori e dell’ambiente “La diffusione e sviluppo delle smart grids e di contatori intelligenti (smart meterin).-ha spiegato il Presidente dell’Autorità, Alessandro Ortis-. sono temi al centro del dibattito in tutta Europa, anche alla luce della recente Direttiva 2009/72/CE sul mercato interno dell’energia elettrica.”

 

In questa fase di grande innovazione – ha aggiunto-, le Autorità di regolazione possono svolgere un ruolo rilevante, affinchè sia possibile cogliere le opportunità di sviluppo e innovazione, promuovendo correttamente vari investimenti necessari“. Il provvedimento dell’Autorità definisce la procedura e i criteri di selezione per alcuni progetti pilota attraverso i quali sperimentare: nuovi sistemi di controllo della qualità del servizio; il comportamento delle reti in presenza di un numero elevato di piccoli impianti di produzione e un quantitativo di energia prodotta superiore al fabbisogno; sistemi avanzati di comunicazione bidirezionale con gli utenti della medesima rete, per instaurare con essi un canale di comunicazione proattivo; inserimento di sistemi di accumulo per la regolarizzazione dei flussi energetici.

 

Il provvedimento, peraltro, si inquadra in un contesto europeo di forte interesse, con obiettivi ambiziosi e la previsione di ingenti investimenti. La sperimentazione di alcuni progetti pilota, svolti sul campo, è quindi un passaggio indispensabile per valutare se i benefici attesi giustifichino gli oneri previsti e per proseguire con le successive azioni industriali.

Facebooktwitterlinkedinmail