Prioritaria efficienza energetica edifici, risoluzione del Parlamento Ue

L'efficienza energetica negli edifici deve costituire una priorità per la revisione del piano d'azione per l'efficienza energetica. Lo chiede una risoluzione adottata mercoledì scorso nel Parlamento europeo.

La risoluzione presentata da Bendt Bendtsen (PPE, DK) è stata approvata con 511 voti a favore, 64 contro e 57 astensioni.

Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico e il 36% delle emissioni di gas a effetto serra nell’UE. I deputati, pertanto sostengono con forza l’avvio di programmi di ristrutturazione mirati all’efficienza energetica degli edifici esistenti, pur riconoscendo i vari ostacoli esistenti, quali i costi di investimento iniziali e la suddivisione degli incentivi per gli edifici a più appartamenti. I deputati chiedono soluzioni innovative per rimuovere questi ostacoli, compresi i piani territoriali di ristrutturazione, e rendere gli incentivi finanziari disponibili a livello regionale, nazionale ed europeo, applicando il meccanismo “pay as you save“.

La risoluzione invita, inoltre, la Commissione europea a promuovere nuove iniziative attraverso la futura strategia per l’innovazione.

Viene inoltre richiesta una corretta applicazione delle direttive sull’ecolabeling in materia di progettazione e di etichettatura energetica. Al riguardo, si invita la Commissione ad includere nella versione rivista del piano d’azione per l’efficienza energetica una valutazione di quanto la legislazione esistente è in fase di attuazione, e di prevedere, sulla scorta delle conclusioni, misure quali obiettivi individuali di efficienza energetica che corrispondano a un miglioramento di almeno il 20% in efficienza energetica da raggiungere entro il 2020 a livello di UE (tenendo conto delle pecularietà nazionali) e prevedendo la previa approvazione da parte della Commissione del piano nazionale di azione per l’efficienza energetica adottato da ciascun Stato membro.
Secondo la risoluzione quindi deve essere stabilito un obiettivo vincolante del miglioramento pari ad almeno il 20% entro il 2020 nell’ efficienza energetica.

La risoluzione individua nel settore pubblico un promotore dello sviluppo dell’efficientamento energetico degli edifici, attuando programmi che riguardano gli edifici pubblici, come le scuole. In particolare, vengono invitate le istituzioni dell’UE e le agenzie a dare l’esempio, ristrutturando entro il 2019 i propri edifici per far si che si arrivi a livelli dei consumi energetici vicino allo zero. Alla Commissione viene, inoltre, chiesto di stabilire requisiti minimi per l’illuminazione stradale e per gli acquisti di veicoli da parte delle autorità pubbliche.

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