Acqua, aumentano i consumi, più depurazione, ma troppe le perdite, lo dice l’ Istat

Aumenta, anche se di poco (più 1,2% negli ultimi 10 anni) l'acqua consumata in Italia, crescono gli impianti di depurazione e nelle città gli abitanti si dimostrano meno spreconi.

In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, celebrata ogni 22 marzo, l’Istat fornisce un quadro di sintesi su questa fondamentale risorsa.

Per quanto riguarda i consumi, nel 2008 in Italia sono stati pari a 92,5 m3 pro capite, contro una media europea di 85 m3 per abitante.

I consumi italiani di acqua sono in Europa superiori a quelli della Germania e dei Paesi Bassi e inferiori di quelli della Spagna e del Regno Unito. L’ Istat rileva anche che si consuma più acqua nel Nord ovest (107,1 m3 pro capite) e le regioni a maggiori consumi sono la Provincia di Trento e la Valle d’ Aosta. La regione più virtuosa è la Puglia con 63,5 m3 per abitante.

L’Istituto statistico ha registrato anche i consumi domestici di acqua potabile nel 2009, pari a 68 m3 pro capite (186,6 litri al giorno), nei 115 comuni italiani capoluogo di provincia. In tutti i comuni capoluogo con popolazione al di sopra dei 250.000 abitanti, tranne che a Milano, a dimostrazione di una maggiore attenzione agli sprechi d’acqua, osserva l’ Istat, si è registrata una contrazione dello 0,7% dei consumi rispetto al 2008.

In aumento la depurazione delle acque: le regioni che hanno visto una ragguardevole crescita degli impianti sono l’ Umbria (più 87,3%), la Basilicata (più 77,2%), la Lombardia (più 45,3%). Ancora alte le perdite d’ acqua, pari al 47% di acqua potabile erogata.

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