Meno CO2 in Europa con una corretta gestione dei rifiuti, rapporto AEA

Meno CO2 in Europa grazie ad una corretta gestione dei rifiuti solidi urbani. Questo quanto emerge da un Rapporto dell'Agenzia Europea dell' Ambiente.

Il Rapporto, ‘Waste opportunities – Past and future climate benefits from better municipal waste management in Europe’, che prende in considerazione la gestione dei rifiuti di 27 stati dell’ Ue (escluso Cipro), Svizzera e Norvegia, stima che si potrebbero risparmiare per il 2020 fino a 78 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, pari all’ 1,53% delle emissioni europee di CO2 nel 2008 (le emissioni annue di un paese come l’ Ungheria).

 

Responsabile delle emissioni dai rifiuti e’ soprattutto il metano che si sprigiona dai rifiuti biodegradabili smaltiti in discarica. Questo gas climaterico, anche se catturato per produrre energia, riesce comunque a diffondersi in atmosfera. A minor rischio CO2 invece il riciclaggio dei rifiuti che, grazie al recupero dei materiali, permette un risparmio delle materie prime e delle emissioni prodotte dalla loro estrazione e lavorazione e, soprattutto, evita che i rifiuti arrivino in discarica.

 

Dal 1995 al 2008 i rifiuti mandati in discarica, nei paesi considerati dal Rapporto, sono passati dal 68% al 40%, e questa diminuzione ha prodotto una riduzione delle emissioni di gas serra pari a 48 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti. La misura più efficace per risparmiare la CO2 dai rifiuti resta, per l’Agenzia, una loro riduzione, anche se i segnali mandati dall’ Europa non sono positivi.

Nel 1995 un cittadino europeo produceva 468 chilogrammi l’anno di RSU, nel 2008 524 chilogrammi e nel 2020 si prevede che ne produrrà 558, a meno che l’ Europa, ammonisce l’ Agenzia, non vari politiche efficaci per ridurne la produzione.

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