RIO+20: inviato all’ Onu contributo Ue, in primo piano la green economy

Anche l'Europa ha inviato alle Nazioni Unite un contributo per la preparazione dello "Zero Draft", del documento politico finale del Summit di Rio sullo Sviluppo sostenibile, UNCSD RIO+20, che si svolgerà a giugno del 2012.

Informazioni puntuali sul negoziato internazionale, i passaggi istituzionali dell’Unione Europea e lo stesso documento, inviato il primo novembre possono essere consultati sulla pagina di approfondimento del Comitato scientifico della Fondazione (vai alla pagina).

Nelle prese di posizione della Commissione, del Consiglio e del Parlamento la voce dell’Europa è stata in varia misura flebile, pur essendo l’Europa portatrice del più deciso e coerente programma per la mitigazione dei cambiamenti climatici, noto come EU 2020, ed essendo quindi attesa a Rio, e prima ancora fra pochi giorni a Durban, nel ruolo della protagonista.

Il contributo europeo ha il pregio della completezza e dell’approfondimento dei temi in gioco a Rio+20: la Green economy e il governo dello sviluppo sostenibile. È inevitabilmente ricco di una certa retorica istituzionale e forse povero di coraggio, nonostante le sollecitazioni del segretario Generale dell’ONU. Tuttavia va considerato con attenzione perché le questioni in esso contenute sono quelle che a Rio potrebbero avere corso. Sottolineiamo in particolare l’approccio alla Green economy, il paradigma con cui Rio +20 dovrebbe accelerare e ampliare a livello mondiale la transizione verso un’economia capace di promuovere lo sviluppo sostenibile e contribuire allo sradicamento della povertà in tutto il mondo.

La Green economy è più della somma degli impegni già assunti: ha il potenziale di condurci ad “un nuovo modello di economia in cui la crescita, lo sviluppo e l’ambiente si rafforzano a vicenda. Promuovere l’efficienza delle risorse, una produzione ed un consumo sostenibili, affrontare i cambiamenti climatici, l’inquinamento, la tutela della biodiversità, la lotta alla desertificazione, riducendo l’uso delle risorse naturali e gestendo gli ecosistemi in modo sostenibile e socialmente responsabile sono i passaggi chiave per assicurare la transizione verso lo sviluppo sostenibile”.

Facebooktwitterlinkedinmail