Rapporto Ewea: cresce l’eolico europeo

L'Associazione europea energia del vento (Ewea) ha diffuso i dati relativi al 2011 sull'andamento dei mercati dell'energia eolica nell'Unione Europea e più in generale in tutta Europa.

Nell’Unione Europea gli investimenti nel settore eolico hanno attratto 12,6 miliardi di euro, quasi interamente dedicati ad impianti onshore (10,2 miliardi), mentre per i parchi offshore, che per molti rappresentano la scommessa vincente per il futuro per quanto attiene l’energia eolica sono stati investiti circa 2,4 miliardi.
Nei 27 paesi che fanno parte dell’Unione europea vengono prodotti 93.957 MW, rispetto ai 96.607 MW dell’intero Continente con un piccolo apporto dai paesi Efta (European free trade association) di 565 MW, ed uno più rilevante proveniente dai paesi candidati ad entrare nell’Unione (1.930 MW). Quindi nell’Ue si registrano i volumi più consistenti di energia eolica dove però gli impianti offshore che rappresentano l’8,9% della potenza eolica installata l’anno scorso hanno subito in termini di nuova energia realizzata una diminuzione -1,9%, mentre è rimasto sostanzialmente invariato il livello di crescita dell’onshore. Interessanti i dati forniti da Ewea in merito ai nuovi impianti energetici realizzati nel 2011 che evidenziano come In testa alla graduatoria si trovi una fonte rinnovabile. Infatti gli impianti fotovoltaici sono stati il 46,7% di quelli realizzati, seguiti dal gas (21,6%) e dall’eolico (21,4%).
In netta discesa, dato certamente positivo, appaiono le nuove installazioni a petrolio (2%) e quelle nucleari (1%), con un saldo negativo tra i nuovi impianti e quelli dismessi. Invece, dato questo non proprio confortante, per il secondo anno consecutivo, le centrali a carbone, registrano un saldo positivo e rappresentano il 5% di tutti i nuovi impianti energetici del 2011.

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