Accordo Nextchem-JFE per prodotti chimici a bassa impronta di carbonio

Sviluppare il modello che vede nei rifiuti una risorsa per la produzione di carburanti avanzati, idrogeno, fertilizzanti e prodotti chimici low carbon. Questo lo scopo dell’accordo siglato da NextChem, controllata del Gruppo Maire Tecnimont e JFE Engineering Corporation, società di ingegneria e braccio operativo del gruppo nipponico JFE.

Il processo di conversione chimica dei rifiuti in gas di sintesi e l’utilizzo di questo intermedio per la produzione di idrogeno circolare, carburanti avanzati e molti altri prodotti fondamentali per le economie mondiali consente di contribuire alla decarbonizzazione dei processi produttivi e di migliorare l’impatto carbonico in fase di utilizzo finale dei prodotti.

L’alleanza tra le due società permette la valorizzazione integrata delle tecnologie impiantistiche dei due gruppi per la realizzazione di progetti Waste to Chemicals partendo dall’analisi di fattibilità tecno-economica fino alla costruzione chiavi in mano, includendo anche la formazione del personale presso gli impianti. Partendo dall’esperienza di JFE, Nextchem ha messo a punto una tecnologia integrata di Waste to Chemicals. Il riuso del carbonio e dell’idrogeno contenuto nei rifiuti permette di ridurre il ricorso a fonti fossili per la produzione di carburanti e prodotti essenziali. NextChem persegue, così, l’obiettivo di ampliare la sua offerta al mercato globale di soluzioni tecnologiche per la transizione energetica e l’economia circolare, stimolandone la domanda. La piattaforma tecnologica Waste to Chemical è solida e immediatamente cantierabile e costituisce una risposta al percorso obbligato e virtuoso verso un’economia a basse emissioni di carbonio, al problema di dipendenza di molti Paesi dall’estero per alcuni prodotti base dell’industria chimica e anche al problema mondiale del recupero di frazioni di rifiuti ad oggi non riciclabili.

 

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