Clima: in 10 anni diminuito del 30% l’assorbimento di carbonio delle foreste Ue

assorbimento di carbonio delle foreste Ue

Le foreste e i terreni europei stanno assorbendo meno carbonio del previsto, mettendo a rischio l’obiettivo del settore per il 2030. Tra il 2014 e il 2023, l’assorbimento di carbonio medio annuo netto è diminuito del 30% rispetto al decennio precedente, in gran parte a causa delle dinamiche delle aree forestali.

Il nuovo rapporto dell’AEA “Enhancing Europe’s land carbon sink: status and prospects” mostra che questa capacità si è indebolita, mettendo a rischio i futuri obiettivi climatici. Tuttavia, sottolinea, con politiche e misure adeguate, il settore forestale, dell’uso del suolo e dei suoi cambiamenti e della silvicultura (LULUCF) potrebbe ancora svolgere un ruolo cruciale nella mitigazione del clima, con significativi benefici collaterali per la biodiversità, l’acqua, il suolo, l’adattamento climatico, e al contempo offrendo i mezzi di sussistenza alle popolazioni rurali.

Il settore (LULUCF) funge attualmente da pozzo di carbonio netto di 198 MtCO2e , compensando circa il 6% delle emissioni di gas serra dell’UE. Raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica dell’UE entro il 2050 richiederà non solo una rapida e sostanziale riduzione delle emissioni, ma anche la rimozione del carbonio dall’atmosfera. Nel breve termine, si prevede che i settori agricoli produrranno la quota maggiore di queste rimozioni e, nel 2023, l’UE ha adottato il suo primo obiettivo di rimozione LULUCF.

Nell’ultimo decennio, il calo della rimozione netta di carbonio da parte del settore LULUCF è stato causato da alcuni fattori che incidono sulla capacità di assorbimento dei terreni forestali: le foreste sono mature e sequestrano il carbonio a un ritmo inferiore; l’abbattimento degli alberi è aumentato a causa di fattori economici e politici, nonché a causa del disboscamento di recupero; i cambiamenti climatici e eventi naturali più frequenti e gravi, come incendi boschivi, siccità e parassiti, che hanno influito sulle riserve di carbonio delle foreste.

Nonostante le battute d’arresto, il settore LULUCF continua a essere uno strumento fondamentale per l’obiettivo dell’UE di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Con politiche e misure adeguate, l’UE può sfruttare appieno il suo potenziale. Questi alcuni esempi contenuti nel rapporto: proteggere le riserve di carbonio, ad esempio evitando il drenaggio delle torbiere; migliorare la gestione delle foreste, dei terreni coltivati e dei pascoli, compreso il ripristino degli ecosistemi degradati; piantumazione di alberi, compreso il rimboschimento o l’agroforestazione; l’uso della biomassa in prodotti durevoli e di alto valore, come i materiali da costruzione.

Facebooktwitterlinkedinmail