Sneakers, copertoni e camere d’aria di bici rivivono con esosport run e bike

Scarpe sportive, camere d’aria e copertoni di biciclette esausti raccolti e riciclati possono avere una seconda vita grazie all’ iniziativa esosport run e bike che abbatte il ricorso alla discarica e crea materie prime seconde. L’ iniziativa si rivolge a Comuni, bike sharing, negozi di due ruote e crea materiali utilizzabili per nuovi progetti sul territorio. Tutto questo è opera di ESO Società Benefit arl (nuovo socio della Fondazione) che è nata nel 1999 con un servizio di gestione di rifiuti da ufficio e consulenza ambientale, rivolto ad aziende dislocate sul territorio italiano. Il senso di esosport è dare vita a nuovi progetti con il materiale ottenuto dal processo di riciclo utilizzabile per creare pavimentazioni per parchi giochi o come base per realizzare piste d’atletica.

Per dare concretezza e circolarità al progetto, ESO ha pensato a due iniziative nelle quali poter far vivere il concetto di “ciclo del riciclo”: ed ecco così, “Il Giardino di Betty”, un parco giochi per bambini dedicato a Elisabetta Salvioni Meletiou, presente a Opera (MI), Firenze, Roma e Genova, e “La Pista di Pietro”, una pista di atletica di 60 mt in ricordo del grande atleta Pietro Mennea, un progetto che vede il coinvolgimento in prima persona della moglie Manuela Olivieri.

“Repave your way: costruisci la tua strada”, così recita il pay-off di esosport che ben rappresenta il filo conduttore, una strada che si costruisce passo dopo passo da ognuno di noi. Sin dall’inizio, con la profonda convinzione nell’Economia Circolare, sottolinea ESO, abbiamo fatto del Ciclo del Riciclo la nostra filosofia, con la consapevolezza che l’ambiente è un bene da preservare e che i rifiuti possono trasformarsi da scarto a risorsa, riducendo al massimo il loro impatto ambientale e avere una seconda vita.

 

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