Prima sessione negoziale della COP 17, un nulla di fatto a Bonn

Dal 14 al 25 maggio si è svolta a Bonn la prima sessione negoziale dopo la COP 17 di Durban dello scorso dicembre.

La Conferenza di Durban aveva concordato su diverse decisioni di grande importanza tra cui la creazione di un nuovo Gruppo di lavoro ad hoc, ADP, per la implementazione della cosiddetta Piattaforma d’azione di Durban e l’avvio di un processo per sviluppare un protocollo, un nuovo strumento legale o un accordo con forza di legge applicabile a tutti i paesi destinato ad andare in vigore a partire dal 2020. Si era convenuto poi un secondo periodo di impegno per il protocollo di Kyoto. Accordo c’era stato anche per porre fine a Doha nel 2012 ai due gruppi di lavoro di Bali, il LCA sulle strategie di collaborazione e il KP sugli ulteriori impegni dei paesi Annesso 1 del protocollo di Kyoto. Molti avevano salutato queste decisioni come l’annuncio di una nuova era del multilateralismo e, perché no, di ottimismo e di rinnovato impegno. Sei mesi dopo a Bonn si richiedeva ai delegati quanto meno di fare il lavoro necessario per iniziare a rendere operativi gli accordi e i meccanismi di Cancùn e Durban sciogliendo le ambiguità (necessarie) e le eventuali incomprensioni (inevitabili) su quanto avevano essi stessi effettivamente convenuto alla COP 17. L’avvio di Bonn è stato purtroppo di tutt’altro segno . Leggi il resoconto della Conferenza di Bonn su http://www.comitatoscientifico.org/temi%20CG/clima/doha.htm”)

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