Efficienza e rinnovabili nei borghi medievali: un binomio possibile

Il dibattito sullo sviluppo delle smart city e sull' innovazione in materia energetica si concentra quasi sempre sui comuni medio-grandi. Ma i tanti borghi medievali, i piccoli comuni che hanno dato vita alla storia italiana, sono tagliati fuori da queste innovazioni, limitati dalle difficolta tecniche e dai vincoli archtettonici?

E’ stato questo il tema di un incontro tenuto l’8 Luglio scorso nel comune medievale di Fumone (FR) e promosso dalla nostra Fondazione in collaborazione con l’Associazione “La Melusina” e con la Pro Loco fumonese, a cui hanno partecipato come relatori Raimondo Orsini (direttore della Fondazione), Paolo Degli Espinosa (responsabile ricerca) , Paola Lauro Argan (storica dell’arte) e Marina Kovari (economista ambientale).

 

Le presentazioni ed il dibattito hanno mostrato come sia possibile-ed in alcuni casi molto conveniente-raggiungere agevolmente buoni target di efficienza energetica e sviluppare l’utilizzo delle fonti rinnovabili, senza compromettere i delicati equilibri storico-architettonici del borgo medievale. In un ipotetico “ritorno al futuro” si è dimostrato, con una concreta proposta tecnica basata su interventi di efficientamento energetico ed utiizzo di innovativi pannelli solari a concentrazione, che è possibile ridurre notevolmente i consumi del borgo e ottenere le stesse emissioni di gas serra che si avevano nel periodo medievale, godendo però in pieno dei confort moderni e lasciando inalterato il disegno architettonico ed urbanistico.

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