Il giudizio tedesco sulle conclusioni di Rio+20

L'Istituto Tedesco per gli studi per gli affari internazionali e la Sicurezza ha pubblicato un documento di valutazione e commento dei risultati della Conferenza di Rio+20.

Il punto di partenza del commento prende le mosse dalla constatazione che i delegati europei dell’Unione sono stati senza dubbio i meno soddisfatti del testo di compromesso brasiliano del documento finale di Rio+20 messo insieme in tutta fretta nel weekend precedente la Conferenza. Come molti degli Stati membri dell’Unione europea, Janez Potocnik, commissario europeo dell’Ambiente e negoziatore capo della delegazione dell’Unione europea, era intenzionato a perseguire obiettivi più ambiziosi per la Conferenza.

 

Le organizzazioni ambientaliste e per lo sviluppo sostenibile hanno criticato il documento finale ancora più duramente per essere vago ed evasivo nella sua formulazione, per non nominare gli strumenti espliciti per l’attuazione delle politiche di sostenibilità globale come era stato richiesto e  per la mancanza di alcun fondamento utile per affrontare efficacemente le sfide della politica di sostenibilità globale.

 

Tuttavia, gli Stati UE hanno deciso di approvare la dichiarazione finale (né avrebbero potuto fare diversamente), affermando che conteneva sufficienti elementi positivi, che avrebbero ulteriormente, più potrebbero ed anzi dovrebbero consentire la continuazione il negoziato ed il follow-up dei processi.

 

Ora che la Conferenza è terminata, l’attenzione si deve spostare su questi processi.

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