Ambiente: L’AEA traccia il consuntivo di fine anno in sei settori

L'Agenzia Europea per l'Ambiente (AEA) traccia un consuntivo in sette settori strategici per l' ambiente: acqua, clima, emission di gas serra, inquinamento atmosferico, aree protette, consumo di materiali.

L’AEA annuncia anche che dopo il 2012, anno dell’acqua, il 2013 sarà l’ “anno dell’aria” e verrà corredato da ricerche, analisi ed approfondimenti che serviranno alla Commissione per la revisione della legislazione sulla qualità dell’ aria.

 

Ecco alcuni dati sui sei settori:

 

ACQUA: Quasi la metà delle acque europee non raggiunge gli standard posti dalla direttiva quadro sulle acque e la qualità dei corpi idrici sarà ancora scarsa nel 2015. La siccità è in aumento nel vecchio continente: il numero dei paesi che ne sono stati colpiti è quasi raddoppiato rispetto al decennio 1971-80, allora erano 15, tra il 2001 e il 2011 sono diventati 28; anche la qualità delle acque di balneazione, seppure sempre buona, è leggermente peggiorata.

CLIMA: L’ultimo decennio (2002-2011) è stato il più caldo mai registrato in Europa con la temperatura terrestre di 1,3 gradi più alta rispetto alla media del periodo pre-industriale.

GAS SERRA: Le emissioni di gas serra sono diminuite in Europa del 2,5% nel 2011, nonostante si sia registrata una ripresa economica in molte aree del continente. Secondo l’ Agenzia la causa principale di questa diminuzione è stato l’ inverno mite.

ARIA: Circa un terzo degli abitanti delle città europee è esposto ad una concentrazione eccessiva di particolato (PM), uno degli inquinanti più pericolosi per la salute umana. La causa principale dell’ inquinamento atmosferico è il traffico che genera soglie elevate di inquinanti, incluso il biossido di azoto che supera spesso i limiti di legge. Ma c’e anche una buona notizia: le nuove auto vendute nel 2011 sono state del 3,3% più efficienti rispetto a quelle vendute l’ anno precedente.

AREE PROTETTE: Coprono più di un quinto del territorio europeo, ma non va così bene per il mare dove solo il 4% è soggetto a protezione.

CONSUMO DELLE RISORSE NATURALI: La domanda europea di materiali è così intensa che attualmente tra il 20 e il 30% delle risorse che si utilizzano in Europa è importata. In questo modo si danneggiano gli ecosistemi e la salute umana ben al di là dei confini europei.

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