L’eolico nel 2014 cresce in Europa, ma non in Italia – lo dice l’EWEA

L'eolico continua a volare in Europa aumentando nel 2014 la sua capacità del 3,8% rispetto all' anno precedente.

Ma in tre paesi, che negli anni passati erano stati mercati importanti per l’eolico, Italia, Spagna e Danimarca, il 2014 ha fatto segnare un crollo nelle installazioni. Questo quanto emerge dal nuovo Rapporto dell’Ewea, l’ associazione europea del’ eolico, “Wind in Power -2014 Statistics”, che sottolinea anche che a conferma di questa tendenza in favore delle rinnovabili nel 2014 sono stati installate più pale in termini di capacità di produzione rispetto a gas e carbone messi insieme. Nei 28 stati membri dell’ Ue l’industria eolica ha messo in rete 11.791 MW, mentre carbone e gas rispettivamente 3.305 MW e 2.338 MW. Attualmente nell’ Ue sono state installate 128,8 MW eoliche e l’ energia dal vento da sola può già coprire il 10% dei consumi di elettricità dell’Ue, contro l’8% del 2013. “L’Europa –ha detto Thomas Becker, amministratore delegato della’Ewea – è ad un punto di svolta negli investimenti in rinnovabili, specie nell’eolico e spendere soldi in impianti ‘vecchi’ comincia ad essere poco saggio, mentre le rinnovabili vanno avanti e gli investimenti nell’eolico rimangono interessanti”. Proprio gli investimenti nel 2014 sono stati infatti pari a 13,1 miliardi di euro. Nel 2014 i Paesi europei che hanno installato maggiore potenza eolica sono Gran Bretagna (12.440 MW), Spagna (22,987 MW) e Germania (39.165 MW). In calo invece Danimarca (-90,4%), Spagna (-84,3%) e Italia (-75,4%). Se si guarda invece il complesso della potenza eolica installata, l’Italia si piazza al quinto posto con 8. 663 MW, dopo Francia (9.285 MW), Gran Bretagna (12.440 MW), Spagna (22,987 MW) e Germania (39.165 MW). Il Rapporto EWEA dà anche una spiegazione della contrazione dell’ eolico nei paesi dell’ Europa meridionale, da una parte “l’ incertezza del quadro normativo”, dall’ altra i “duri e irregolari cambi di rotta nella scena politica”.

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