2ª edizione “The Good Farmer Award”: premiati Alessia Mazzù, Cooperativa Agricola Co.r.ag.gio e Luca Quirini, Azienda Agricola Quira

2ª edizione The Good Farmer Award

Il Gruppo Davines in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha premiato oggi al Davines Group Village di Parma i vincitori della seconda edizione del “The Good Farmer Award”: iniziativa dedicata a giovani agricoltori under 35 che abbiano già avviato progetti ispirati ai principi fondamentali dell’agroecologia e dell’agricoltura biologica rigenerativa, intesa come insieme di pratiche ecocompatibili di gestione agricola, fortemente alternative all’agricoltura convenzionale. Questa seconda edizione del Premio ha coinvolto anche le aziende agricole-zootecniche, in particolare quelle attente al benessere animale, che utilizzano sistemi di allevamento estensivi e che adottano pratiche zootecniche rivolte al miglioramento degli agroecosistemi.

I due agricoltori hanno ricevuto 10.000 euro ciascuno per l’acquisto di materiali e per interventi finalizzati al miglioramento e allo sviluppo delle pratiche agroecologiche già avviate.

Nel corso della cerimonia sono intervenuti: Davide Bollati, Presidente del Gruppo Davines, Michele Guerra, Sindaco di Parma, Renato Ancorotti, Senatore Membro della 9ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare), Irene Priolo, Assessora all’Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, Regione Emilia-Romagna, Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e della Giuria del Premio. Dario Fornara, Direttore di EROC, insieme ai membri della Giuria Davide Bochicchio, Ricercatore Zootecnia e Acquacoltura, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), Angelo Gentili, Responsabile nazionale Agricoltura di Legambiente e coordinatore del centro nazionale per l’Agroecologia di Legambiente, Alessandro Monteleone, Dirigente di Ricerca del CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Centro Politiche e Bio-economia e Francesca Pisseri, Medica veterinaria dell’Associazione Italiana di Agroecologia, hanno partecipato a una tavola rotonda dal titolo “Dalla salute del suolo al benessere animale: il ruolo dell’agroecologia e dell’agricoltura biologica rigenerativa nella transizione ecologica”.

La Giuria che ha valutato e selezionato i progetti è composta da otto membri, fra professori universitari ed esperti in temi di agricoltura, agroecologia e sostenibilità a cui quest’anno si sono aggiunti due esperti di zootecnia.

 

ALESSIA MAZZÙ – COOPERATIVA AGRICOLA CO.R.AG.GIO DI ROMA –  VINCE THE GOOD FARMER AWARD 2025 CON IL PROGETTO CHE HA TRASFORMATO 22 ETTARI ABBANDONATI IN UNA COOPERATIVA AGRICOLA

Alessia Mazzù (classe ’90), socia della Cooperativa Agricola Co.r.ag.gio – Cooperativa Romana Agricoltura Giovani, è stata premiata per aver trasformato una terra pubblica abbandonata in un luogo di rigenerazione ambientale e sociale. Alessia si è formata tra l’Italia e la Scozia, dove si è specializzata in sostenibilità e studi ambientali. La Cooperativa Agricola Co.r.ag.gio nasce nel 2011 da una vertenza politica per consentire ai giovani agricoltori l’accesso alle terre pubbliche abbandonate. Situata nel cuore del Parco di Veio a Roma, la Cooperativa pratica metodi biologico-rigenerativi, coltivando cereali rari, ortaggi e leguminose, e custodendo il “frutteto della biodiversità” per recuperare antiche varietà frutticole. Co.r.ag.gio si distingue come modello di agricoltura sociale e multifunzionale, dedicandosi alla formazione, ai laboratori didattici e offrendo percorsi di inclusione a persone in condizioni di fragilità o svantaggio.

Il premio servirà a realizzare un sistema integrato per la raccolta e la gestione dell’acqua piovana e atmosferica, per diversificare le fonti idriche e continuare a far evolvere la Cooperativa Agricola Co.r.ag.gio come laboratorio di rigenerazione ambientale e sociale.

 

LUCA QUIRINI -AZIENDA AGRICOLA QUIRA – VINCE THE GOOD FARMER AWARD 2025 GRAZIE ALL’ALLEVAMENTO BASATO SUL BENESSERE ANIMALE, LA TRANSUMANZA E LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO LIGURE

Luca Quirini (classe ’94), fondatore dell’Azienda Agricola Quira, è stato premiato per il suo allevamento incentrato sul benessere animale e la salvaguardia del territorio ligure.
L’azienda, situata a Borzonasca (Genova) nell’Appennino ligure, a ridosso di Portofino e le Cinque Terre, alleva 60 bovini di razza Cabannina, specie autoctona a rischio di estinzione. La formazione di Luca non è agricola: dopo essersi diplomato al liceo classico, intenzionato a conoscere meglio la sua Liguria, inizia a lavorare per un allevatore di vacche piemontesi nell’entroterra, esperienza che lo appassiona al punto da creare la sua azienda, che porta il nome della prima vacca che ha acquistato – Quira. La mandria pratica la transumanza spostandosi tra pascoli che si estendono dai 700 ai 1.400 metri di altitudine, evento che ha assunto il ruolo di un vero e proprio appuntamento culturale e turistico. Il sistema di allevamento rispetta i ritmi biologici degli animali: le Cabannine, allevate in libertà su circa 2.500 ettari di prati e boschi, pascolano liberamente, di giorno e di notte, alimentate solo a erba e, in inverno, con fieno biologico locale. L’Azienda Agricola Quira ha adottato il pascolo razionale Voisin, un metodo che prevede la rotazione controllata dei pascoli, per favorire l’aumento della biodiversità. In questo modo, con la stessa superficie, è possibile nutrire un numero maggiore di capi, mantenere il terreno fertile e in equilibrio e contribuire alla rigenerazione del suolo e alla prevenzione degli incendi sui versanti montani.

Il premio sarà utilizzato per il progetto della “stalla nel bosco”, una zona protetta con microclima equilibrato nei mesi invernali, e per l’acquisto di un furgone attrezzato a laboratorio polifunzionale mobile.


«Penso che questo premio, così come EROC, siano esempi concreti del cosiddetto effetto risonanza, un’amplificazione positiva che fa bene a tutti – ha commentato Davide Bollati, Presidente del Gruppo DavinesIn Davines crediamo fermamente che il futuro del nostro pianeta sia strettamente legato alla salute del suolo, che è il nostro capitale più prezioso. Per questo, ‘The Good Farmer Award’ non è solo un riconoscimento, ma un investimento concreto nella prossima generazione di agricoltori. Alessia e Luca, i vincitori di quest’anno, ne sono un esempio: attraverso la loro dedizione all’agroecologia, alla tutela della biodiversità e al benessere animale, dimostrano come un’agricoltura responsabile possa non solo produrre eccellenza, ma anche generare un impatto sociale e ambientale positivo. Rappresentano l’avanguardia del modello rigenerativo che promuoviamo quotidianamente anche attraverso EROC (European Regenerative Organic Center)».

L’agricoltura biologica si basa su un metodo di coltivazione volto a produrre alimenti con sostanze e processi naturali, con l’esclusione di prodotti della chimica di sintesi. L’agricoltura rigenerativa si basa su un metodo di coltivazione che punta a mantenere e ripristinare la biodiversità del suolo e degli ecosistemi agricoli in modo che siano in grado di fornire beni e servizi ecosistemici di qualità e a lungo termine.” – ha dichiarato Edo Ronchi, Presidente di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – “L’agricoltura biologica rigenerativa è un’evoluzione, in parte già prevista nelle pratiche agricole biologiche, in parte innovativa, per rendere l’agricoltura più resiliente alle sfide della crisi climatica e più attiva nel ripristino della natura per affrontare il degrado dei suoli e la perdita di biodiversità”.

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