Clima : dalla Commissione UE nuova strategia per il post Copenhagen

La Commissione europea ha adottato la comunicazione sulla strategia UE per il clima post Copenaghen intrapresa dalla nuova Commissaria Connie Hedegaard.

L’obiettivo principale della strategia resta quello della conclusione di un accordo internazionale sul clima giuridicamente vincolante. La Commissione comunque confessa la difficoltà nell’ottenere un risultato così ambizioso già alla prossima conferenza sul clima prevista per la fine dell’anno in Messico, anticipando che bisognerà continuare a lavorare per cercare di arrivare ad un accordo alla successiva conferenza in Sud Africa nel 2011.

 

Mentre conferma la necessità di continuare ad operare nel contesto negoziale dell’ONU, la Commissione riconosce però l’importanza di investire sui contatti bilaterali e multilaterali per tessere compromessi ed avvicinare appunto le posizioni. La debole azione condotta dall’UE sul fronte bilaterale fino ad ora è stata infatti una delle cause che hanno contribuito a determinare l’insuccesso di Copenaghen. Per quanto riguarda l’obiettivo, dopo i toni più cauti assunti dalla Commissione a seguito di Copenaghen, si legge chiaramente il tentativo di rilanciare il passaggio al -30% di riduzione emissioni GHG. Infatti, se da un lato la Commissione ripropone le condizioni fissate dal Consiglio europeo, che vincolano il passaggio dal -20 al -30% all’assunzione di impegni comparabili da parte degli altri Paesi industrializzati e di impegni di riduzione da parte dei Paesi in via di sviluppo, dall’altro compie un passo in avanti impegnandosi a preparare in vista del Consiglio europeo di giugno un’analisi delle misure necessarie al raggiungimento dell’obiettivo del -30%. Tale analisi va letta come un tentativo di mantenere aperto il confronto in seno all’UE tra chi spinge per un passaggio al -30% slegato dall’assunzione di impegni concreti degli altri Paesi e chi come l’Italia vi si oppone.

 

In sintesi le tappe indicate nella strategia sono: La tabella di marcia per il processo negoziale; Il testo di Copenhagen per arrivare ad un accordo vincolante mondiale; La leadership dell’UE; Finanziamenti rapidi; Ulteriore sviluppo dei mercati del carbonio; Intensificare le attività di coinvolgimento Queste proposte saranno discusse nelle prossime settimane in occasione del Consiglio ambiente del 15 marzo e del Consiglio europeo del 25-26 marzo.

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