Convertitori per minime differenze di carico idrostatico per sfruttare una nuova fonte energetica rinnovabile

Un innovativo convertitore di energia per fiumi o corsi d'acqua con differenze di carico idrostatico ridotte potrebbe a breve permettere di sfruttare una nuova risorsa energetica rinnovabile.

È stato stimato infatti che solo in Germania vi sia un potenziale idroelettrico di 500 MW con differenze di carico idrostatico inferiori a 2 m, che però attualmente non si può sfruttare data la mancanza di una tecnologia di conversione conveniente ed ecologicamente accettabile.
Il consorzio composto da undici partner (sette università e quattro PMI provenienti da cinque Paesi europei) del progetto HYLOW (Hydropower Converters with Very Low Head Differences), ha pensato di mettere a punto un sistema di conversione in grado di sfruttare anche differenze di carico idrostatico minime (fino a 2,5 m), ovvero il livello tra la parte superiore della diga di un fiume e la parte sottostante.

Il progetto sta sviluppando tre diversi convertitori di energia:

  •     Un convertitore di pressione idrostatica per differenze di carico idrostatico minime, che producono energia da 50 a 750 kW. I livelli di acqua presenti in queste situazioni in genere sono molto bassi, il che rende inutilizzabili a questo scopo le turbine e i convertitori di energia tradizionali: il consorzio ha quindi creato un proprio modello, formato da una ruota di grande raggio con pale verticali che verranno posizionate presso la diga. Le prove su modello hanno prodotto un’efficienza energetica iniziale dell’83%, e si sta attualmente lavorando sulla costruzione di ulteriori modelli in media e larga scala.

 

  •     Un convertitore di energia a corrente libera per fiumi e correnti di marea con velocità tra 1 e 2 m al secondo e che producono energia fino a 500 kW. I primi modelli di questo tipo sono già stati costruiti e testati, con risultati positivi.

 

  •     Un convertitore di energia per condotte idoneo a sfruttare differenze di pressione estremamente ridotte. Un modello su larga scala per le micro-turbine per differenze di pressione inferiori a 200 kPa nelle condotte verrà completato entro la fine del 2010.

 

Data la semplicità costruttiva di questi convertitori di energia, è auspicabile che essi vengano rapidamente adottati dalle imprese locali e prodotti su larga scala. Si ritiene che il potenziale energetico di questi convertitori possa arrivare a 3-6 GW, e possa quindi contribuire in modo significativo all’obiettivo dell’UE di aumentare la percentuale di energia rinnovabile.

Articolo originale: http://blog.crit-research.it/?p=1886

Spazio in collaborazione con Crit-Research

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