Ultime ore per il decreto sulle rinnovabili: il comunicato delle associazioni

In queste ore si sta chiudendo la difficile trattativa tra i Ministeri competenti sul Decreto legislativo di recepimento della Direttiva europea sulle fonti rinnovabili (2009/28/CE), che dovrà essere approvato dal Consiglio dei Ministri di domani (giovedì 3 marzo).

La bozza in discussione contiene una serie di elementi che, se non modificati, produrranno immancabilmente un blocco dello sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia, con conseguenze nefaste oltre che sull’ambiente anche sull’economia e sull’occupazione nazionale. La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, insieme alle principali associazioni ambientaliste e di categoria, dopo aver a più riprese segnalato i punti su cui intervenire prioritariamente, presenta il seguente comunicato stampa.

 

Le associazioni unite in difesa delle rinnovabili

“In queste ore si sta chiudendo la difficile trattativa tra i Ministeri competenti sul Decreto legislativo di recepimento della Direttiva europea sulle fonti rinnovabili (2009/28/CE), che dovrà essere approvato dal Consiglio dei Ministri di domani (giovedì 3 marzo). La bozza in discussione contiene una serie di elementi che, se non modificati, produrranno immancabilmente un blocco dello sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia, con conseguenze nefaste oltre che sull’ambiente anche sull’economia e sull’occupazione nazionale. La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, insieme alle principali associazioni ambientaliste e di categoria, dopo aver a più riprese segnalato i punti su cui intervenire prioritariamente, presenta il seguente comunicato stampa.

In attesa del confronto ancora aperto per la presentazione del D.lgs recante attuazione della Direttiva 2009/28/Ce del parlamento europeo e del consiglio del 23 aprile 2009 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, le Associazioni esprimono il loro apprezzamento per la posizione in difesa per il settore delle fonti rinnovabili assunta pubblicamente dal Ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo e per le rassicurazioni del Sottosegretario Gianni Letta.

Auspichiamo che in questa fase di confronto la riflessione aperta possa portare a una composizione della questione secondo quanto si è avuto nel lungo confronto tra ministero competente e associazioni e quanto indicato nelle commissioni parlamentari che hanno espresso un voto unanime sulle modifiche da apportare al D.lgs sulle rinnovabili.
Si sottolinea come il dibattito sia viziato da numeri spropositati, che non tengono conto dell’impatto macroeconomico e occupazionale dello sviluppo delle rinnovabili che fa sì che i costi abbiano effetti netti positivi, oltre che sull’ambiente, anche sull’economia (da 23 a 27 miliardi di euro al 2020 secondo lo studio IREX 2010). Inoltre, tutto il mondo sta investendo sulle rinnovabili, mentre gli investimenti sulle altre tecnologie sono in caduta libera.

 
Solamente garantendo incentivi adeguati all’impulso di cui il settore ha bisogno, nel quadro anche della politica per la sicurezza energetica, si potrà consentire all’Italia di intraprendere il cammino verso la sostenibilità, evitando di colpire un’economia già fortemente in crisi, anche al fine di valorizzare il ruolo positivo che le energie rinnovabili possono assumere nella costituzione di riserve energetiche per la sicurezza nazionale, alla luce di quanto sta succedendo sulla sponda meridionale del Mediterraneo.”

ANEV, ASSOSOLARE, FONDAZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE, GREENPEACE, ISES ITALIA, KYOTO CLUB,  LEGAMBIENTE, WWF

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