Nel 2010 crescono i rifiuti, ma cresce anche la differenziata, lo dice l’Istat

Nel 2010, dopo un triennio di andamento decrescente, sono aumentati i rifiuti urbani raccolti, ma è aumentata anche la raccolta differenziata.

Lo rileva l’ Istat che ha pubblicato oggi un rapporto sugli indicatori ambientali urbani. Nei 116 comuni capoluogo di provincia, la raccolta dei rifiuti urbani nel 2010 risulta pari a 609,5 kg per abitante, in aumento dello 0,9% rispetto al 2009.La quota percentuale della raccolta differenziata, sul totale dei rifiuti urbani, è pari a 31,7%, in aumento di 1,4 punti percentuali sull’anno precedente. Con 671 kg per abitante, i comuni capoluogo di provincia del Centro continuano a essere i maggiori produttori di rifiuti urbani. Seguono i comuni del Nord-est con 651 kg, quelli delle Isole (599 kg), quelli del Nord-ovest (558 kg) e i comuni del Sud (554 kg).

 

Nei capoluoghi del Nord-est,del Centro e del Nord-ovest la raccolta dei rifiuti urbani risulta in aumento (rispettivamente dell’1,8%, dell’1,6% e dello 0,5%), mentre in quelli del Sud e delle Isole si registrano lievi riduzioni (pari rispettivamente a -0,3% e -0,1%). Per qanto riguarda la raccolta differenziata, la percentuale supera mediamente il 40% nei comuni capoluogo del Nord (47,1% nel Nord-est e 40,1% nel Nord-ovest), è pari al 28,1% nei capoluoghi del Centro e scende al 21,3% al Sud e al 15% nelle Isole. Per tutte le ripartizioni, comunque, si registrano incrementi rispetto al 2009. Sono 13 i comuni capoluogo di provincia (Pordenone, Novara, Carbonia, Verbania, Salerno, Avellino, Nuoro, Belluno, Oristano, Asti, Tortolì, Rovigo e Trento) che hanno già superato l’obiettivo del 60% di raccolta differenziata che, in base alla normativa, dovrà essere raggiunto entro il 31 dicembre 2011; salgono a 34 quelli che hanno superato il 50% (obiettivo 2009).

 

A queste ottime performance si contrappongono qelle negative di tre capoluoghi siciliani, Messina (5,3%), Siracusa (3%) ed Enna (1,3%). In Campania resta bassa, nel 2010, la quota di raccolta differenziata a Napoli (17,7%), mentre gli atri capoluoghi di provincia superano la media nazionale con in testa Salerno con il 71%. Nel 2010 risulta pressoché invariata la composizione media della raccolta differenziata per il totale dei comuni capoluogo di provincia: il 34% è costituita da carta, il 33,4% da rifiuti verdi, organico e legno, il 12,2% da vetro e l’11,5% dalla voce altro (comprensiva di ingombranti avviati a recupero,RAEE – Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche -, inerti avviati a recupero, rifiuti tessili, ecc.), il 6,1% dalle materie plastiche, il 2,6% dai metalli e lo 0,2% dalla raccolta selettiva di pile esauste, accumulatori al piombo, rifiuti tossici e infiammabili e farmaci.

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