Contro la saturazione virtuale delle reti interviene l’Aeeg

Per contenere la "saturazione virtuale" delle reti elettriche, causata anche dallo sviluppo delle fonti rinnovabili, sono arrivate nuove regole.

L’Autorità per l’energia e gas ha emanato una delibera per mettere un freno all’elevato numero di prenotazioni di capacità di allacciamento di impianti per fonti rinnovabili, cui molto spesso non fa seguito l’effettiva realizzazione dell’impianto di produzione.

La delibera stabilisce che, nelle aree di maggior criticità, dove si rischia di arrivare alla saturazione virtuale(di prenotazioni di capacità) della rete elettrica, si debba versare un corrispettivo di “prenotazione” delle capacità di rete, che verrà restituito in caso di effettiva realizzazione dell’impianto, o qualora il procedimento di autorizzazione dovesse aver una esito negativo per cause non imputabili a chi ha fatto la richiesta.

 

Il problema della saturazione virtuale della prenotazione di capacità delle reti elettriche, sottolinea l’Autorità, si è aggravato negli ultimi anni a seguito dell’incremento esponenziale delle richieste di connessione, solo in parte associato al reale sviluppo degli impianti e della generazione diffusa. Di conseguenza, la capacità di trasporto viene impegnata non da impianti realizzati o di certa realizzazione, ma da ‘propositi’ di realizzazione la cui numerosità, tra l’altro, ne rende poco realistica l’effettiva realizzabilità.

Il fenomeno, osserva l’Aeeg, ha raggiunto dimensioni rilevanti: “infatti, a fronte di quasi 250.000 preventivi di connessione alle reti di distribuzione e trasmissione accettati, per 196 GW di potenza, solo 42 GW sono relativi ad impianti già connessi. Dei restanti 154 GW, ben 140 GW (attribuiti a 22.000 preventivi) riguardano impianti che non hanno ancora ottenuto l’autorizzazione alla realizzazione ed esercizio, ma che comunque continuano ad impegnare capacità sulle reti, generando il problema della saturazione virtuale”.

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