L’inquinamento atmosferico delle industrie costa all’ Europa 169 miliardi

L'inquinamento atmosferico provocato dalle 10.000 industrie europee a più alto tasso inquinante costa agli eurocittadini complessivamente tra 102 e 169 miliardi di euro l' anno (200-330 euro a persona).

Lo rivela un Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente che analizza i danni alla salute e all’ambiente causati dall’inquinamento atmosferico. Metà dei costi (tra 51 e 85 miliardi) sono a carico di soltanto 191 impianti (il 2% del totale).

Le industrie esaminate sono quelle di produzione di energia, le raffinerie, i processi produttivi e manufatturieri e alcune attività agricole. Le emissioni delle grandi centrali elettriche sono quelle che sono “costate” di più (tra 66 e 112 miliardi) e i paesi che contribuiscono maggiormente a questi costi sono la Germania, la Polonia, la Gran Bretagna, la Francia e l’Italia.

Nella top twenty delle industrie con i costi dell’inquinamento più alti c’è anche un impianto italiano (al diciassettesimo posto) la Centrale termoelettrica Federico II di Bari sud il cui inquinamento costa tra 536 e 707 milioni di euro e le regioni italiane con le industrie che pesano di più sul bilancio dei costi per inquinamento sono la Puglia e la Sardegna.

Gli inquinanti presi in considerazione dal Rapporto dell’Agenzia sono gli ossidi di azoto, l‘anidride solforosa, l’ammoniaca, gli NMVOCs, il particolato, i metalli pesanti, i microinquinanti organici, l’anidride carbonica.

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