I dati del 2010 sono stati pubblicati dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) che sottolinea come in alcuni stati il superamento dei limiti di emissione sia stato ragguardevole. I quattro inquinanti presi in considerazione sono il biossido di zolfo (SO2), gli ossidi di azoto (NOX), l’ ammoniaca (NH3) e i composti organici volatili diversi dal metano (NMVOCs) e si prevede  che la revisione della direttiva, attualmente in corso,  porrà limiti più stringenti per il 2020 e aggiungerà ai quattro inquinanti atmosferici attualmente presi in considerazione anche le polveri sottili.

L’inquinante atmosferico che ha fatto registrare il numero più alto di “sforamenti” è stato l’ NOX.

Secondo i dati pubblicati dall’ AEA, 11 stati hanno superato il tetto (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Spagna e Svezia). Responsabile di questi superamenti  è soprattutto il trasporto su strada, esso contribuisce infatti al 40% delle emissioni totali di NOX dell’ Europa a 27. Tra i paesi meno virtuosi in fatto di emissioni in atmosfera, c’è la Spagna con tre superamenti dei limiti su quattro (NOX, NH3, NMVOCs), seguita dalla Germania con due superamenti (NOX e NMVOCs).

L’ Europa, sembra inoltre aver vinto la battaglia contro l’ inquinamento da biossido di zolfo, nessuno dei 27 stati ha infatti superato i limiti assegnati per questo inquinante