Sustainable Development Goals: presentato a New York il report 2017

Il governo ONU dello sviluppo sostenibile, affidato al Comitato Economico e Sociale, ECOSOC, si è dotato di un organo politico ad alto livello, il High level political forum, HLPF, che si riunisce ogni anno e al quale partecipano Stati, Governi locali, imprese e società civile per darsi regole e obiettivi comuni.

Il Segretario Generale dell’ONU ha predisposto a maggio un suo SDG 2017 Report, e UNDESA, come ogni anno, ha preparato per l’HLPF un Rapporto esteso 2017, appena pubblicato. I temi prescelti per le analisi quest’anno erano soprattutto povertà, fame, salute, parità di genere, infrastrutture e tutela degli oceani (Goal 1, 2, 3, 5, 9, 14).

L’HLPF è anche l’occasione per la presentazione dei risultati conseguiti da ciascun Paese sul percorso dello sviluppo sostenibile. Quest’anno sono state presentate 43 Voluntary national reviews tra le quali quella dell’Italia. Per il governo è intervenuto il Ministro Galletti con un diplomatico del Ministero degli Esteri e, per la società civile, ha avuto la parola Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS. Di rilievo l’impegno del capo del governo di assumere a Palazzo Chigi il governo nazionale dell’Agenda 2030 e dello sviluppo sostenibile, il cui nuovo Piano, presentato da Galletti all’HLPF, è stato licenziato quest’anno dal Ministero dell’Ambiente.

In estrema sintesi, i risultati dell’HLPF, che si conclude con un documento ufficiale, fanno uso dei dati più recenti e dicono che, nonostante i progressi dell’ultimo decennio, il passo attuale è insufficiente per gli obiettivi dell’Agenda e i progressi sono fortemente disomogenei.

Il Rapporto tratta tutti gli SDG e aggiorna tutti i dati.

Alcuni fatti sono preoccupanti: un miliardo di persone è stata portata fuori dalla povertà, ma quasi altrettante vi rimangono. Sono malnutriti troppi bambini sotto i 5 anni, 155 milioni nel 2016. La mortalità materna è scesa del 37% ma nel 2015 sono morte 300.000 donne incinte e 6 milioni di bambini sotto i 5 anni. 3 miliardi di persone non hanno energia pulita per cucinare e ciò ha causato 4,3 milioni di morti.

I benefici dello sviluppo sono difformi. Una donna, in media, si occupa della casa e della famiglia per tre volte il tempo medio degli uomini. Le perdite economiche per i rischi naturali sono arrivate a 300M$/anno, in gran parte a carico dei paesi più vulnerabili. La disoccupazione è passata da 6,1 a 5,7% tra 2015 e 2016, ma i giovani hanno una probabilità di occupazione tre volte inferiore agli adulti. L’acqua potabile, accessibile all’85% della popolazione urbana, lo è solo per il 55% nelle campagne…

Facebooktwitterlinkedinmail