Economia circolare, Europarlamento chiede regole più stringenti per consumo e riciclo

Maggiore attenzione alla progettazione e realizzazione di prodotti sostenibili per ridurre gli sprechi e prevenire la produzione di rifiuti e per raggiungere un’economia a zero emissioni, sostenibile, priva di sostanze tossiche e completamente circolare entro il 2050.

E’ questo il messaggio centrale delle raccomandazioni contenute nella relazione sull’Action Plan per l’economia circolare, adottata dal Parlamento Ue con 574 voti a favore, 22 contrari e 95 astenuti, che passerà ora al vaglio del Consiglio.

Secondo i deputati europei, sono necessari obiettivi vincolanti per il 2030 sull’impronta ecologica dei materiali e dei consumi per l’intero ciclo di vita dei prodotti per ogni categoria di prodotto immessa sul mercato dell’UE. Nel testo, si invita pertanto la Commissione a proporre obiettivi vincolanti specifici per prodotto e/o per settore relativi al contenuto riciclato. Secondo stime, il consumo globale di materiali dovrebbe raddoppiare nei prossimi quarant’anni, mentre la quantità di rifiuti generati ogni anno dovrebbe aumentare del 70% entro il 2050. Metà delle emissioni totali di gas serra, e più del 90% della perdita di biodiversità e dello stress idrico, provengono dall’estrazione e dalla lavorazione delle risorse.

Inoltre, l’Europarlamento esorta la Commissione a presentare una nuova legislazione nel 2021 che estenda l’ambito di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile per includere i prodotti non legati all’energia. Ciò dovrebbe stabilire delle norme specifiche per prodotto, in modo che i prodotti immessi sul mercato dell’UE forniscano prestazioni, durabilità, riutilizzabilità, riparabilità, non tossicità, possibilità di miglioramento, riciclabilità, contenuto riciclato ed efficienza dal punto di vista energetico. una progettazione ecosostenibile è infatti fondamentale: fino all’80% dell’impatto ambientale dei prodotti è determinato nella fase di progettazione.

Durante il dibattito, i deputati hanno anche sottolineato che il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal sarà possibile solo se l’UE implementerà un modello di economia circolare e che tale cambiamento creerà nuovi posti di lavoro e opportunità commerciali. Inoltre, La legislazione corrente sui rifiuti deve essere implementata in maniera più approfondita e sono necessarie ulteriori misure per settori e prodotti chiave quali il tessile, la plastica, l’imballaggio e l’elettronica.

Il nuovo piano d’azione sull’economia circolare per un’Europa più pulita e competitiva era stato adottato dalla Commissione nel marzo 2020

 

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