Per il pianeta è un momento di grande incertezza e di forti cambiamenti che destano crescente preoccupazione. Oltre alla crisi sanitaria dettata dall’ultima pandemia, i mutamenti climatici e la sempre crescente perdita di biodiversità stanno mettendo in crisi le economie di tutto il mondo.
La tutela della biodiversità è stata messa al primo posto nel comunicato finale del G20 ambiente di Napoli lo scorso 22 luglio e nei giorni scorsi sono state organizzate diverse riunioni ministeriali, con l’obiettivo di preparare il materiale che verrà discusso durante l’incontro di Roma tra i Vertici di Stato.
Durante il G20 Ambiente, il Direttore Generale della IUCN (International Union for Conservation of Nature), Bruno Oberle, ha avuto modo di rivolgere un messaggio ai Capi di Stato, con un comunicato d’apertura incentrato proprio sull’urgente bisogno di un approccio comune e coordinato per affrontare le crisi climatiche e di perdita di biodiversità.
La biodiversità infatti, ovvero la varietà di specie floreali e faunistiche presenti sulla Terra, in grado di sostenere la vita sulla stessa, è in continua diminuzione, e questo non desta preoccupazione solo dal punto di vista ambientale. Lo stesso PIL globale dipenda per il 55% dalla conservazione della biodiversità e dall’uso sostenibile degli ecosistemi. Non solo, ma conoscendo lo stretto legame tra la perdita di biodiversità e il peggioramento dei cambiamenti climatici, è sempre più necessario che queste due crisi vengano affrontate insieme.
Nel suo comunicato di apertura, la IUCN ha sottolineato quanto sia importante in questo momento investire nella natura:
“Investire nella conservazione, nel ripristino e nella gestione sostenibile degli ecosistemi mondiali, può contribuire per circa un terzo al fabbisogno necessario per la mitigazione del clima entro il 2030 al fine di limitare il riscaldamento globale al di sotto di 2°C”, sottolinea Oberle.
Per questo motivo nell’invito fatto dalla IUCN ai Paesi del G20 sono numerosi i punti che esortano alla conservazione della biodiversità e all’importanza del ripristino degli ecosistemi, ricordando quanto gli incontri del G20 rappresentino una opportunità molto importante per un’azione globale multilaterale.