L’Ocse segnala al G20 che serve una crescita verde

di Edo Ronchi 

dal blog HuffingtonPost

Da anni si discute della necessità di disaccoppiare la crescita economica dall’aumento della pressione sull’ambiente. Taluni sostengono, come il presidente Trump, che per rilanciare l’economia sia necessario abbassare i livelli di tutela ambientale e non impegnarsi nelle misure per mitigare la crisi climatica.

L’Ocse- l’Organizzazione per lo sviluppo economico che comprende 35 Paesi democratici con economie di mercato – da qualche anno promuove un progetto di crescita verde, di green economy, in grado di assicurare, al contempo, un elevato livello di tutela ambientale e una nuova fase di crescita economica, puntando su un uso più efficiente delle risorse naturali e dell’energia, sullo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, sulla tutela e valorizzazione degli asset naturali, sull’incremento del benessere e della qualità della vita, sulla ricerca e l’innovazione, sullo sviluppo di beni e servizi di qualità ecologica e sull’uso coerente di strumenti economici e fiscali.

In un rapporto, pubblicato alla vigilia del G20 di Amburgo (Green Growth Indicators, 2017), l’Ocse ha fatto il punto rilevando che, pur in presenza di importanti cambiamenti in atto, ancora non siamo in una traiettoria di crescita green. Anche se le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica sono fortemente cresciute, non va dimenticato che le emissioni di gas serra dal 1990 al 2015 nei Paesi Ocse sono aumentate del 58% e che i combustibili fossili continuano a dominare il mix energetico e che, quindi, siamo ancora ben distanti da una traiettoria di contenimento dell’aumento della temperatura globale sotto i 2°C.

Anche per gli asset naturali, che sono alla base dell’economia e del benessere, le cose non vanno bene: molti ecosistemi sono degradati, le minacce alla biodiversità sono acute, il consumo di suolo, già elevato, continua a crescere, la scarsità di acqua nel periodo estivo danneggia l’agricoltura e altre attività economiche.

La qualità della vita e la salute, nonostante gli innegabili miglioramenti, risentono ancora dell’inquinamento dell’aria in molte città. Sarebbe invece possibile- osserva l’Ocse- affrontare queste problematiche ambientali, incoraggiando l’innovazione, i cambiamenti nelle produzioni e nei consumi, alimentando una nuova crescita economica verde.

Nelle politiche, secondo l’Ocse, si registrano indirizzi non omogenei, alcuni positivi, altri no. La spesa pubblica per ricerca e sviluppo è in crescita, ma la parte dedicata all’ambiente e alle energie rinnovabili è stagnante. I settori che producono beni e servizi ambientali sono in crescita e sta crescendo anche il loro commercio internazionale, ma persistono settori tradizionali dove gli indirizzi green incontrano difficoltà.

L’uso della fiscalità ecologica sta aumentando, ma rimane di entità modesta rispetto a quella sul lavoro. I flussi finanziari internazionali che supportano una crescita più verde si stanno evolvendo, i green bond sono cresciuti, ma grandi flussi finanziari continuano a seguire dinamiche tradizionali. Gli incentivi alle rinnovabili hanno superato quelli ai fossili, ma troppo spesso i Paesi continuano ad incentivare anche le fonti fossili .

Con politiche e incentivi giusti, in particolare con una incisiva riforma fiscale, combinata con una politica climatica coerente, i governi potrebbero generare una crescita significativa: questo percorso potrebbe far aumentare il Pil a lungo termine del 2,8% in media nei G20 e, valutando anche i benefici sul clima, l’aumento del Pil potrebbe salire del 5% (Oecd, 2017, Investing in Climate, Investing in Growth, prepared by the Oecd in the context of the German G20 presidency).

Una svolta green dei Paesi del G20 – che producono l’85% del Pil globale, l’80% delle emissioni di CO2 e che guidano le rinnovabili con il 98% di energia eolica, il 97% di fotovoltaico e il 93% di veicoli elettrici – sarebbe in grado di cambiare la rotta dello sviluppo mondiale.

 


Articolo originale pubblicato su Huffington Post Blog in data 07/07/2017

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