Parco Alta Murgia, al via progetto per la tutela di api e farfalle

E’ ufficialmente partito il progetto “Alta Murgia: un Parco per api e farfalle”, avviato dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze per la tutela degli impollinatori.

Il progetto si inquadra all’interno delle Azioni per la protezione degli impollinatori e diffusione dell’entomofauna, previste dalla Direttiva del Ministero dell’Ambiente n.23838 del 24/10/2019, volta a contrastare la forte diminuzione degli impollinatori che affligge l’intero Pianeta.

Gli impollinatori selvatici hanno un ruolo insostituibile anche nella sopravvivenza degli esseri umani, solamente in Italia permettono l’impollinazione di oltre l’85% delle piante selvatiche e più del 70% delle colture agrarie, per un valore stimato in Italia di circa 2 miliardi di euro l’anno. Purtroppo però, a causa dei cambiamenti climatici, dell’uso dei pesticidi e dell’agricoltura intensiva, il delicato equilibrio della loro sopravvivenza è stato alterato.

Per quanto riguarda le api infatti, secondo la European Red List of Bees, delle 2000 specie presenti in Europa, l’8% è in forte declino e il 9% è a rischio di estinzione. In Italia una prima valutazione effettuata su 151 specie ha evidenziato che 10 sono in pericolo, 2 in pericolo critico, 4 vulnerabili e 13 vicine a uno stato di minaccia. La stessa sorte vale per le farfalle: solo in Italia le specie a rischio di estinzione sono 18, più del 6% di quelle valutate dalla European Red List of Butterfly.

Il progetto ha come obiettivo l’individuazione di interventi di miglioramento ambientale e di pratiche di gestione delle aree forestali e agricole, allo scopo di creare condizioni favorevoli agli impollinatori e aumentare la diffusione dell’entomofauna del Parco.

Le diverse fasi prevedono sia indagini di campo e raccolta dati, che attività di formazione e sensibilizzazione sull’importanza di api e farfalle e della tutela del loro territorio. Grazie alle indagini di campo all’interno del Parco, si realizzerà una prima Check List delle specie presenti, propedeutica alla realizzazione di una Carta della Vocazione Apistica in grado di contenere le informazioni specifiche sulle aree di presenza e potenzialmente di maggiore interesse per le diverse specie.

Dal punto di vista comunicativo, è già iniziata la realizzazione di pillole YouTube, brevi video della durata di pochi minuti, in grado di fornire curiosità e informazioni sugli impollinatori e sulle specie “bandiera” del Parco, sull’importanza della citizen science, e aggiornamenti sul progetto.

Nei prossimi mesi verranno realizzati dei webinar, rivolti sia ad agricoltori e apicoltori, per discutere degli aspetti ecologici delle loro attività produttive, che ai cittadini, allo scopo di sensibilizzarli sull’importanza degli impollinatori e sui comportamenti più adeguati per tutelare questi Insetti e garantire la conservazione del territorio.

Il prossimo 9 gennaio, in pieno rispetto delle disposizioni anti Covid-19, verrà avviato il primo bioblitz sul territorio, nell’ambito del quale verrà richiesto ai partecipanti di cercare e identificare il maggior numero di api e farfalle possibile, caricando le informazioni e le foto relative sulla piattaforma iNaturalist.

 

Di seguito la rassegna stampa del progetto e il servizio andato in onda su Rai3

Rassegna Stampa

 

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