Rifiuti Speciali, Italia tra le prime in Europa per riciclo  

L’Italia è tra le prime nazioni in Europa per riciclo dei rifiuti speciali, la cui produzione è però aumentata  nel 2014 di circa il 5% rispetto all’anno precedente.


Questo quanto emerge dal Rapporto rifiuti speciali 2016 presentato dall’ Ispra da cui emerge anche che la crescita è imputabile prevalentemente ai rifiuti speciali non pericolosi che provengono da operazioni di costruzione e demolizione e da quelli derivanti dal trattamento dei rifiuti e delle acque reflue e che i  rifiuti speciali pericolosi, invece, si sono mantenuti sostanzialmente stabili (+0,3%). “

Questo Rapporto –  ha sottolineato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile- documenta che l’Italia ha raggiunto uno dei livelli più alti del riciclo dei rifiuti speciali a livello europeo , superando la stessa Germania, con un 72% e con oltre 81 milioni di tonnellate nel 2014. Questo risultato molto positivo è il risultato anche delle norme tecniche e delle procedure semplificate introdotte nel nostro ordinamento col DM 5 febbraio 1998 . Il punto che continua invece ad essere carente è  il basso livello di rifiuti inerti da costruzione e demolizione gestiti in Italia :circa 50 milioni di tonn , a fronte dei circa 245 milioni di tonn della Francia ,delle circa 200 milioni della Germania e delle circa 100 milioni del Regno Unito.  E’ noto che il nero pesa di più in Italia e che in Italia probabilmente si demolisce meno che negli altri grandi Paesi europei ,ma il dato così anomalo riflette una gestione ancora carente, anche dal punto di vista normativo, di questo settore“.

Secondo il report dell’Ispra nel 2014 sono stati gestiti (riciclati, smaltiti, ecc.) più rifiuti di quelli prodotti. Sono 133,8 milioni di tonnellate a fronte di una produzione di 130,5. Va rilevato che i rifiuti nell’anno di riferimento vengono sottoposti ad operazioni intermedie di gestione (trattamento chimico-fisico, stoccaggio, ecc.) prima di essere avviati al trattamento finale. Rispetto al 2013, si osserva un aumento del 3,3% del quantitativo totale dei rifiuti gestiti. Il recupero di materia da rifiuti speciali (ad esempio, il riciclo dei metalli, il recupero dei materiali da demolizione per opere stradali, ecc.) si conferma la forma di gestione più utilizzata (62,4%). Diminuisce.

Inoltre, il numero delle discariche operative che hanno smaltito rifiuti speciali, che sono passate da 404 del 2013 a 392 del 2014.  Sono di meno anche i rifiuti trasportati all’estero. La quantità totale di rifiuti speciali esportata diminuisce del 4,7% tra 2013 e 2014, passando da 3,4 a 3,2 milioni di tonnellate. I rifiuti speciali importati in Italia nel 2014, circa 6,2 milioni di tonnellate, corrispondono ad un aumento del 7,6% rispetto al 2013.

Facebooktwitterlinkedinmail