Rifiuti: cala produzione e raccolta differenziata quasi al 40%, Rapporto Ispra

Diminuisce in Italia la produzione di rifiuti urbani. Nel 2011 il calo è stato del 3,4% rispetto al 2010(1,1 milione di tonnellate) e i dati preliminari per l'anno 2012 evidenziano un ulteriore calo, con una riduzione complessiva, nel biennio, di 2,5 milioni di tonnellate (-7,7%).

Questo uno dei dati principali contenuti nel Rapporto rifiuti urbani 2013 dell’Ispra che sottolinea come la produzione di rifiuti urbani si attesti, a livello nazionale, al di sotto di 30 milioni di tonnellate (valore analogo a quelli rilevati negli anni 2002/2003).

La flessione della produzione dei rifiuti urbani si accompagna alla riduzione osservata per gli indicatori socio-economici; infatti, il valore dei consumi delle famiglie sul territorio fa registrare, tra il 2011 e il 2012, una riduzione pari al 4,1% circa (mentre il Pil del 2,4%).

Nel 2011 — si legge nel Rapporto — il 42,1% dei rifiuti urbani prodotti viene smaltito in discarica (la media europea è circa il 36%, ma si segnalano percentuali inferiori all’1% in Germania, nei Paesi Bassi e in Svezia, e inferiori al 5% in Belgio, Austria e Danimarca). All’incenerimento va il 16,9% dei rifiuti urbani prodotti (la media Ue è circa il 23%), mentre l’1,8% viene inviato ad impianti produttivi, quali i cementifici, per essere utilizzato come combustibile per produrre cemento, e lo 0,5% viene utilizzato, dopo il pretrattamento, per la ricopertura delle discariche.

La raccolta differenziata si attesta al 37,7% nel 2011 e al 39,9% nel 2012. Nell’ultimo anno si rilevano percentuali pari al 52,6% al Nord, al 32,9% al Centro e al 26,7% al Sud. A livello regionale, Veneto e Trentino Alto Adige raggiungono, rispettivamente, il 62,6% e il 62,3% di raccolta differenziata.Al di sopra del 55% si colloca il valore del Friuli Venezia Giulia (57,5%) mentre superiori al 50% risultano le percentuali di Piemonte (53,3%), Lombardia (51,5%) e Emilia Romagna (50,7%). Tra le regioni del Centro, le Marche raggiungono il 50,8% , mentre Umbria, Toscana e Lazio si collocano, rispettivamente, al 42%, al 40% e al 22,1%. Nel Mezzogiorno, la Sardegna si avvicina al 50% di raccolta differenziata (49,7%), la Campania supera il 40% (41,5%) e l’Abruzzo raggiunge una percentuale pari al 37,9%. Le altre regioni, fatta eccezione per la Basilicata (21,9%) si collocano tutte al di sotto del 20% (Sicilia e Calabria mostrano tassi inferiori al 15%).

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