Inquinamento atmosferico in Europa, un consuntivo dell’ AEE

L’ inquinamento atmosferico resta ancora nel 2013 un problema ambientale irrisolto in Europa. Più di 9 abitanti urbani su 10 sono esposti infatti a livelli di inquinamento superiori a quelli delle linee guida dell’ Oms.

Il monito viene dall’ Agenzia Europea dell’ Ambiente (AEE) che oggi ha pubblicato un consuntivo di fine anno sulla qualità dell’ aria in Europa.

 

“La comprensione scientifica dell’ inquinamento atmosferico sta migliorando, misurazioni più accurate –scrive l’ AEE- dimostrano che si tratta di un problema più serio di quanto si pensasse in passato e la medicina ci sta dimostrando l’ impatto che ha sulla salute dell’ uomo”.

 

Ecco in particolare le valutazioni contenute nel rapporto.

 

*Le norme anti-inquinamento sono troppo spesso inapplicate negli stati dell’ Unione.

*Tagliare l’ inquinamento atmosferico aiuta anche a contenere i cambiamenti climatici.

* Il “black carbon” è un inquinante che colpisce la salute umana ed il clima, ma il suo monitoraggio resta parziale.

*Molti stati dell’ Unione Europea hanno superato i limiti di legge per l’ inquinamento atmosferico, soprattutto per l’ ossido di azoto (NOX) dovuto al traffico (in Italia proprio il traffico produce il 52% delle emissioni).

*Nuove evidenze scientifiche dimostrano che l’ inquinamento atmosferico è più pericoloso per la salute di quanto di pensasse. L’ Istituto Internazionale per la Ricerca sul Cancro lo scorso mese di ottobre lo ha classificato come “carcinogenico”.

*L’ inquinamento atmosferico ha anche un peso economico: ad esempio l’ AEE ha stimato che il traffico di mezzi pesanti in Europa costa 45 miliardi di euro per costi sanitari e danni ambientali.

*Ma c’è anche una buona notizia, molte città europee stanno rivedendo le loro politiche sul traffico in chiave ambientale.

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