Investimenti privati: nel 2008 il sorpasso delle rinnovabili sulle fossili

Nonostante i venti della crisi, nel 2008 si sono raggiunti, per le energie rinnovabili, traguardi positivi se non storici: per la prima volta infatti i capitali privati investiti nelle fonti rinnovabili hanno superato quelli investiti nelle energie da fonti fossili.

 Il paese che ha creduto di più nelle rinnovabili è il Brasile dove gli investimenti nel 2008 sono aumentati del 76% rispetto all’ anno precedente, soprattutto nella produzione di etanolo dalla canna da zucchero e la Cina  con un più 18% rispetto al 2007. In Europa si è registrato un aumento del solo 2%, ma l’ Europa è il paese che nel 2008 ha investito di più in rinnovabili con 49,7 miliardi di dollari. In Nord America invece gli investimenti privati in energia verde sono stati di 32,7 miliardi di dollari con una diminuzione dell’  8% rispetto al 2007. Le tendenze e gli investimenti che riguardano il settore delle energie rinnovabili sui mercati globali sono esaminati dal rapporto “Global Trends in Sustainable Energy Investments” diffuso in questi giorni dall’ UNEP, il programma per l’ambiente delle Nazioni Unite.

Il 2008, secondo l’ Unep, è stato anche un anno che ha visto la politica fare la sua parte  convogliando investimenti pubblici sull’ energia pulita, soprattutto in due paesi chiave, gli Stati Uniti e la Cina. La presidenza Obama ha impresso una svolta alle politiche energetiche e climatiche tanto che nel pacchetto di sostegno fiscale lanciato dal presidente americano nei mesi scorsi ci sono 180 miliardi di dollari destinati alle energie rinnovabili, mentre la Cina ha reso disponibili 680 miliardi di dollari di finanziamenti pubblici per la crescita del mercato interno che stanno avendo un impatto molto positivo nel settore delle energie rinnovabili.

Sul fronte degli investimenti privati il 2008 è da considerarsi un anno record con 155 miliardi di dollari investiti nell’ energia verde. Rispetto all’ anno precedente però gli investimenti, anche a causa  della crisi che ha coinvolto i mercati finanziari globali, sono aumentati solo del 5%,  in confronto agli aumenti dl 50% che si sono susseguiti dal 2004.

Il 2009 poi non si presenta bene. Dopo quattro anni di boom,  il primo quadrimestre del 2009  è di segno negativo con una contrazione del 53% negli investimenti privati rispetto al primo quadrimestre del 2008, a dimostrazione che la crisi finanziaria sta incidendo in un settore che dal 2004 aveva registrato un aumento consistente e costante nel campo degli investimenti privati che erano passati dai 35 miliardi di dollari del 2004 ai 155 del 2008.  Secondo l’ Unep, nel secondo quadrimestre del 2009, si cominciano però a vedere segnali di ripresa, “ma -osserva l’ organismo delle Nazioni Unite- il settore ha ancora molta strada da percorrere per raggiungere quest’ anno i livelli di investimenti privati del 2007 e dei primi mesi del 2008”: 

Per far fronte alla sfida climatica l’ Unep indica in 500 miliardi di dollari gli investimenti necessari nel 2020 e in 590 miliardi di dollari quelli necessari per il 2030. “Un traguardo non impossibile- dice- specialmente tendendo conto della crescita spettacolare degli ultimi 4 anni, da 35  a 155 miliardi di dollari”.

E anche per il futuro l’ Unep  è ottimista. “I fattori che hanno richiesto investimenti così consistenti negli ultimi 5 anni nel settore delle energie rinnovabili come i cambiamenti climatici, l’insicurezza negli approvvigionamenti energetici, l’assottigliamento delle disponibilità di combustibili fossili, le nuove tecnologie etc – conclude- sono ancora tutti presenti”. 

 

 

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