Energia: Anev, basta bugie sull’eolico

"Una raccolta di menzogne, illazioni, insulti, bugie e falsità sull'eolico". L'Anev replica così alle accuse mosse da alcune associazioni nel corso di una conferenza stampa organizzata per ribadire che l'energia eolica rappresenta un elemento di devastazione del paesaggio nazionale.

Per l’ Anev lascia quanto mai perplessi la violenza dell’aggressione rivolta all’eolico che è peraltro la Fonte Rinnovabile che nel Mondo da anni cresce costantemente, sostenuta da tutte le vere associazioni ambientaliste, dai principali organismi Governativi, dagli obiettivi dei Protocolli Internazionali (a partire da Kyoto) oltre che dai Governi dei principali Paesi mondiali. Il punto sembra essere –osserva l’ANEV- che a qualcuno dispiaccia che una tecnologia non tradizionale dimostra di essere competitiva e comincia a fornire percentuali importanti di energia elettrica, senza inquinare, senza lasciare scorie, senza bisogno di infrastrutture energetiche di raffinazione, stoccaggio o trasporto, senza importazioni di carburanti fossili.
L’eolico ha fornito in Italia nel solo 2008 oltre a 6,5 miliardi di kWh (pari ai consumi domestici di oltre 7 milioni di italiani), ha evitato l’emissione di 3,5 milioni di tonnellate di CO2, evitato l’importazione di 10 milioni di barili di petrolio, dando lavoro ad oltre 18.000 persone tra occupati diretti ed indiretti (studio UIL-ANEV). Per l’ Anev gli attacchi all’ eolico non sono altro che un tentativo meschino, di buttare fango su un comparto che funziona, produce, lavora e che crea ricchezza in un momento di crisi internazionale; un settore in cui l’Italia è all’avanguardia per i processi, la componentistica e la progettazione, un settore già virtuoso quale quello delle rinnovabili che dovrebbe trovare accoglienza e sostegno e non ostracismo e avversione preconcettuale.

 

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