Clima: Energy Outlook 2009, possibile “obiettivo 450”

Dopo la flessione del consumo mondiale di energia previsto per il 2009 (la prima dal 1981), già dal prossimo anno riprenderà la corsa ai consumi, per arrivare ad un crescita della domanda di energia del 40% da qui al 2030, a meno che le politiche dei governi non cambino.

Il rapporto annuale dell’ Agenzia Internazionale per l’ Energia “World Energy Outlook 2009”, pubblicato proprio alla vigilia del vertice sul clima di Copenhagen, contiene sia un allarme, sia segnali di ottimismo. Allarme perchè un proseguimento degli attuali trend di consumi energetici può portare ad un aumento della temperatura di 6 gradi con minacce serie per il clima e per la sicurezza energetica; ottimismo perchè ci sono soluzioni a portata di mano per arginare i cambiamenti climatici e garantire, anche, la sicurezza energetica. Il rapporto prende in esame due scenari, quello di “riferimento”, che non prevede alcuna azione da parte dei Governi, e lo “Scenario 450”, che ritrae un mondo in cui venga adottata una politica globale per limitare nel lungo termine la concentrazione di gas a effetto serra nell’atmosfera a 450 parti per un milioni in termini di CO2 equivalente. In base a questo scenario, saranno necessari ingenti investimenti (10,5 trilioni di dollari), per il 45% destinati al settore dei trasporti ed il resto per gli edifici e apparecchiature domestiche; per le centrali elettriche; per il settore industriale e per la produzione di biocarburanti. Gli investimenti aggiuntivi dovrebbero essere pari allo 0,5% del Pil entro il 2020 e l’ 1,1% del Pil entro il 2030. Il costo degli investimenti, comunque, verrebbe parzialmente compensato da benefici ottenibili sul versante economico, con una flessione delle bollette energetiche, oltre che sul versante del clima, della sicurezza energetica e della salute. Secondo il Rapporto l’efficienza nell’ uso finale dell’ energia è il principale fattore che contribuisce all’ abbattimento delle emissioni di CO2 nel 2030.

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