Rinnovabili: l’Ue centra l’obiettivo del 20%, l’ Italia non invia il rapporto

L' Unione Europea riuscirà a centrare l'obiettivo del 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili nel 2020.

Questo quanto emerge dai rapporti nazionali sullo sviluppo delle fonti rinnovabili presentati alla Commissione Ue dagli stati membri. A questo appuntamento, che scadeva il 31 dicembre 2009, non si sono presentati però cinque stati: l’Italia in compagnia di Grecia, Polonia, Malta e Regno Unito. Questi documenti di previsione servono per avere un quadro preciso di quanta energia rinnovabile verrà prodotta “in casa” e quanta se ne potrà importare o esportare facendo uso dei meccanismi flessibili di cooperazione previsti dalla direttiva 2009/28/EC.

Leggendo i documenti nazionali presentati dagli stati membri (http://ec.europa.eu/energy/renewables/transparency_platform/forecast_documents_en.htm) si possono suddividere le nazioni europee in tre gruppi: quelle virtuose che riescono a superare il loro obiettivo nazionale come la Svezia, la Danimarca, la Germania, la Spagna (quest’ultima riuscirà a raggiungere una quota di rinnovabili del 22,7% a fronte di un obiettivo del 20%), quelle che riusciranno a centrare l’obiettivo come la Francia e la Repubblica Ceca e quelle invece che hanno dichiarato di avere difficoltà, come il Belgio.

Nei prossimi mesi ci sarà un nuovo appuntamento per i “27”, si tratta della presentazione dei Piani Nazionali delle energie rinnovabili che dovrà avvenire entro il 30 giugno prossimo.

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