Nel 2010 in crisi l’eolico italiano, allarme dell’ Anev

In crisi l'eolico italiano: nel 2010 si è bloccata infatti la crescita del settore.

L’allarme lo lancia l’Anev in un comunicato in cui osserva come lo scorso anno le installazioni eoliche si siano fermate a 248 MW, il 25% in meno rispetto agli anni precedenti. “Questo dato – dichiara l’Anev- è molto preoccupante perchè riflette un diffuso malessere tra gli operatori e mette a rischio un’ occupazione valutata in 67.000 addetti“.

 

Anev indica le cause di questa recessione dell’ eolico nel crollo del 40% del valore dei certificati verdi, un crollo che ha determinato la sfiducia degli investitori e del sistema finanziario, poco propensi ad investire in un settore che fino allo scorso anno aveva potuto contare su un sistema incentivante funzionale.

Ciononostante -osserva Anev- la potenza cumulativa di 5.797 MW raggiunta a fine 2010 “potrebbe ancora consentire il raggiungimento dei valori necessari per ottemperare all’obbligo comunitario, ma solo mediante un tempestivo adeguamento della normativa”. Per far ripartire il comparto Anev invita il Governo ad intervenire in fretta con la modifica e la pronta emanazione del decreto legislativo sulle fonti rinnovabili.

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