Rifiuti: creare un mercato locale per ridurli, a Ferrara un progetto innovativo

Un "mercato locale" per ridurre i rifiuti e trasformarli in nuovi prodotti. Ha preso il via a Ferrara il nuovo progetto "Lowaste Local Waste Market for second life products" (Diminuzione della produzione dei rifiuti attraverso la creazione di un mercato locale).

Coordinatore e capofila del progetto è il Comune di Ferrara, che ha ottenuto un finanziamento dell’Unione Europea; mentre la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile è membro del Comitato Tecnico Scientifico.

 

L’iniziativa ha l’obiettivo di creare un modello locale per la riduzione dei rifiuti a favore di produzioni ad alta valenza ambientale, derivanti da materiali riciclati e di recupero. Il progetto si propone di intervenire su alcune tipologie di rifiuti che saranno individuate selezionando i flussi che meglio si adattano al contesto locale (inerti, cibo, legno, materiale elettrico ed elettronico), al fine di agire sulle filiere di maggiore interesse per le realtà produttive presenti sul territorio.

 

Il meeting di avvio del progetto ha avuto luogo il 16 settembre scorso nella sala convegni di San Girolamo dei Gesuati a Ferrara e si è concluso con una conferenza stampa alla presenza dell’assessore all’Ambiente, alle Relazioni internazionali Rossella Zadro e dei rappresentanti di Hera, Città Verde, Impronta Etica, Rreuse (ente dell’Unione Europea che si occupa di riuso dei materiali), partner coinvolti nell’iniziativa.

 

La Fondazione per lo sviluppo sostenibile, con Edo Ronchi, è membro del comitato tecnico scientifico insieme ad Andrea Segrè, Preside Facoltà di Agraria dell’Unibo e creatore del Last Minute Market e Luciano Morselli Professore ordinario e Direttore Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale su Energia e Ambiente.

Compito del comitato scientifico sarà la validazione dei risultati del progetto e la diffusione del modello di mercato in altre realtà italiane. Primo passo del gruppo di lavoro sarà quello di analizzare lo stato dell’arte del territorio relativamente alla produzione (quantità e qualità) di rifiuti e alla normativa esistente. Si procederà quindi con l’individuazione dei soggetti che costituiranno la “domanda” di materie prime e prodotti da riciclare. Affiancherà il progetto una capillare campagna di informazione e sensibilizzazione verso l’intera comunità, sia in fase di attuazione che successiva alla conclusione del progetto, al fine di promuovere corretti stili di vita. La fase finale vedrà la concreta realizzazione dei prodotti e la loro commercializzazione.

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