Al via la Conferenza dell’Onu sull’acqua nella Giornata Mondiale dedicata a questa risorsa

Giornata Mondiale dell'acqua

Oggi 22 marzo si celebra la giornata mondiale dell’acqua istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni mondiali e l’opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.

Nello stesso giorno e fino al 24 marzo prende il via a New York la Conferenza delle Nazioni Unite dedicata a questa preziosa risorsa. Proprio il sesto obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Onu prevede, infatti, di garantire a tutti accesso all’acqua pulita e di assicurare, a livello globale, la corretta gestione delle risorse idriche. Un panel di esperti alla vigilia della Conferenza ha avvertito che il mondo sta affrontando un’imminente crisi idrica con la domanda globale di acqua dolce che dovrebbe superare la sua fornitura del 40% entro la fine di questo decennio. Anche la Fao lancia un allarme: considerando, dice, che la popolazione mondiale raggiungerà i 9 miliardi nel 2050, è chiaro che la scarsità d’acqua è una vera minaccia per la sicurezza alimentare poiché sarà necessario coltivare più cibo con risorse idriche limitate.

I due appuntamenti cadono in un momento in cui la siccità è diventata un’emergenza in numerose parti del pianeta, Italia compresa. Proprio in Italia i dati sulla scarsità di acqua sono sempre più allarmanti: in Lombardia mancano oltre 2 miliardi di metri cubi d’acqua e la risorsa idrica disponibile presenta un deficit del 60% rispetto ai valori medi del periodo; la portata dell’Adige a Bolzano alla stazione di rilevamento Ponte Adige è il 37% sotto la media pluriennale. La situazione è simile lungo l’Isarco e la Rienza. In Trentino nei bacini di raccolta ci sono appena 125 milioni di litri rispetto ai 410 milioni negli anni ‘normali’. I valori registrati lungo l’asta del Po restano ancorati a livelli critici se raffrontati ai valori medi. Tra il 2000 e il 2022 i danni da siccità sono stati pari a 20 miliardi di euro.

L’Istat in occasione di questa giornata ha diffuso una serie di dati su consumi e sprechi: l’Italia è il primo Paese dell’Unione Europea per acqua prelevata a uso potabile, ma con una dispersione ancora troppo alta. Circa 157 litri d’acqua al giorno per abitante vengono persi durante la distribuzione. Si tratta della quantità necessaria al fabbisogno di 43 milioni di persone in un anno. Un’altra indagine Ipsos registra però un aumento dell’ impegno degli italiani verso la tutela dell’acqua, il 77% del campione ha dichiarato, in un’ottica di sostenibilità, di provare a ridurre il più possibile lo spreco d’acqua nella propria quotidianità e per la prima volta, gli italiani cominciano ad essere coscienti della scarsità dell’acqua (41%), in netto aumento rispetto al 2022 (25%).

In occasione della Conferenza Onu poi sono state formulate sette raccomandazioni chiave per salvaguardare questa risorsa, tra cui rimodellare la governance globale delle risorse idriche, aumentare gli investimenti nella gestione dell’acqua attraverso partenariati pubblico-privato, stabilire un prezzo adeguato dell’acqua e stabilire ‘partenariati per l’acqua giusta’ per raccogliere finanziamenti su progetti idrici nei paesi in via di sviluppo e a medio reddito.

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