Il clean power act, il piano di Obama per il clima

Un piano flessibile e forte per combattere i cambiamenti climatici. La stampa e i media hanno dato risalto alla dichiarazione del Presidente Americano Barak Obama che intende impegnare gli Stati Uniti nella lotta contro i cambiamenti climatici.

In realtà gli Stati Uniti avevano già assunto questa posizione con la loro dichiarazione ufficiale del 31 marzo 2015 alla Convenzione Globale sul clima (la INDC) che recitava testualmente “The United States intends to achieve an economy-wide target of reducing its greenhouse gas emissions by 26%-28% below its 2005 level in 2025 and to make best efforts to reduce its emissions by 28%”. Tale impegno, peraltro, risulta insufficiente a conseguire il target di stabilizzazione del sistema climatico globale (il c.d. obiettivo 2°C) ma rappresenta un importante cambio di rotta rispetto alla linea delle amministrazioni precedenti.

La vera novità sta nell’attesa dichiarazione sul modo in cui la Casa Bianca avrebbe messo in atto quegli impegni evitando lo scoglio di un Congresso ostile a maggioranza repubblicana. Come già fatto nel 1970 con il Clean Air Act per imporre gli standard delle emissioni inquinanti, il Presidente in carica si avvale della sua prerogativa di imporre regole ambientali attraverso l’EPA, la sua Agenzia – Ministero per l’ambiente, ed annuncia per la pubblicazione di un nuovo Clean Power Plan, indirizzato alla produzione di energia elettrica e non solo.

Il 3 agosto il presidente Obama e il Direttore dell’EPA, Gina McCarthy, hanno presentato alla Casa Bianca il Clean Power Plan, definito come un passo storico nella lotta dell’amministrazione Obama contro il cambiamento climatico. Il Piano stabilisce le prima volta gli standard nazionali per limitare le emissioni di carbonio dalle centrali elettriche. Abbiamo già impostato, dice Obama, i limiti che proteggono la salute pubblica mediante la riduzione della fuliggine e di altre sostanze tossiche, ma fino ad ora, le centrali elettriche, la più grande fonte esistente di emissioni di carbonio negli Stati Uniti, potevano rilasciare carbonio tanto quanto volevano.

Il Piano definisce gli standard flessibili e realizzabili per ridurre le emissioni di anidride carbonica del 32 per cento rispetto ai livelli del 2005 entro il 2030, 6% almeno rispetto al 2025, definendo gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio per le centrali elettriche e consentendo ai singoli stati di sviluppare piani di attuazione su misura per soddisfare tali obiettivi.

Il Clean Power Plan è un quadro di regolazione flessibile e forte, che:

– fornisce significativi benefici per la salute pubblica: il risparmio di energia e le altre politiche messe in atto per guidare il settore energetico ridurranno le morti premature dovute emissioni delle centrali elettriche di quasi il 90 % nel 2030 rispetto al 2005 e diminuiranno gli inquinanti che contribuiscono alla fuliggine e allo smog e sono causa del 70% di casi di asma nei bambini. Il Piano eviterà inoltre fino a 3.600 morti premature, ridurrà i 90.000 attacchi di asma nei bambini ogni anno ed eviterà 300.000 giornate di lavoro e di scuola perse;

– assicura la creazione di decine di migliaia di posti di lavoro nel settore elettrico, garantendo nel contempo l’affidabilità e la stabilità della rete di distribuzione;

– favorisce investimenti più aggressivi nelle tecnologie energetiche pulite, con conseguente 30% in più di produzione di energia da fonti rinnovabili nel 2030 e con l’ulteriore abbattimento dei costi dell’energia rinnovabile;

– fa risparmiare alle famiglie americane in media 85$ sulla bolletta energetica annuale nel 2030, riducendo il consumo di energia in misura pari al consumo di 30 milioni di abitazioni, e facendo risparmiare ai consumatori un totale di 155 miliardi di dollari nel periodo 2020-2030;

– dà un vantaggio competitivo all’energia eolica e solare e dà subito una priorità al miglioramento dell’efficienza energetica nelle comunità a basso reddito che ne hanno più bisogno attraverso un Clean Energy Incentive Program;

– consolida la leadership americana sul cambiamento climatico mantenendo il Paese sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di emissione già sottoscritti, compreso l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 17% entro il 2020 e del 26-28% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2025.

Si possono leggere i contenuti essenziali del Piano sul sito della Casa Bianca al link:

www.whitehouse.gov/climate-change

E in un documento ufficiale di Fact Sheet | link |

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